banner
sabato 12 Ottobre 2024
banner

Nuovo regolamento Ue, dal 2026 norme più stringenti sull’uso di antibiotici negli animali

banner

Roma, 6 settembre – Nuove regole europee per i farmaci antibiotici destinati agli animali: nello scorso mese di agosto la  Commissione europea ha infatti pubblicato il Regolamento (Ue) 2024/1973, atto derivante dal Regolamento (Ue) 2019/6 sui farmaci veterinari, con l’obiettivo di rafforzare il controllo sull’uso degli antimicrobici in medicina veterinaria.

Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore negli Stati membri l’8 agosto 2026 per consentire alle autorità competenti, ai medici veterinari, ai proprietari degli animali e agli operatori economici il tempo necessario per adeguarsi, elenca i casi di impiego condizionato degli antimicrobici in deroga e prevede l’esecuzione di antibiogrammi prima di un trattamento antibiotico.
La pubblicazione del regolamento è arrivata al termine di una consultazione pubblica, alla quale hanno partecipato anche numerose organizzazioni veterinarie del nostro Paese, tra le quali l’Anmvi, oltre a diversi medici veterinari.
Tra le novità più importanti e significative delle nuove regole c’è l’introduzione dell’uso condizionato degli antimicrobici, comunemente noto come “a cascata”, che prevede l’utilizzo di antibiotici solo in casi specifici e dopo aver escluso altre opzioni terapeutiche. Il nuovo Regolamento definisce in modo più preciso i casi in cui è consentito questo tipo di utilizzo, garantendo una maggiore razionalizzazione della terapia antibiotica.
Altro novità rilevante è l’obbligo di eseguire antibiogrammi prima di iniziare un trattamento antibiotico, pratica già raccomandata dalle linee guida internazionali che ora diventa un obbligo previsto dalle norme. L’antibiogramma permette di identificare il microrganismo responsabile dell’infezione e di determinare la sua sensibilità agli antibiotici, rendendo possibile la scelta del farmaco più efficace e riducendo così il rischio di sviluppare resistenze.
Il Regolamento introduce anche una certa flessibilità nell’applicazione delle norme, consentendo in alcuni casi di iniziare il trattamento antibiotico in attesa dei risultati dell’antibiogramma, a condizione che il medico veterinario possa giustificare la sua decisione e adattare il trattamento una volta ottenuti i risultati del test. La  previsione sia finalizzata a garantire una tempestiva assistenza agli animali malati, senza compromettere la corretta gestione dell’antibiotico-resistenza.

L’introduzione del regolamento (Ue) 2024/1973 costituisce un ulteriore, importante tassello della strategia europea  per contrastare la resistenza microbica (Amr). Le nuove norme, infatti, se correttamente applicate, potranno contribuire a ridurre l’uso inappropriato degli antibiotici in medicina veterinaria e a preservare l’efficacia di questi farmaci essenziali per la salute umana e animale.

banner
Articoli correlati

i più recenti

I più letti degli ultimi 7 giorni