Roma, 10 settembre – Nel periodo dal 29 agosto al 4 settembre 2024 sono stati segnalati nel nostro Paese 64 nuovi casi del virus West Nile (WNV), che portano a un totale di 296 i casi confermati dall’inizio della sorveglianza iniziato nel maggio 2024.
Di questi quasi 300 casi in totale, precisa l’ultimo bollettino di sorveglianza integrata West Nile e Usutu virus dell’Iss, 169 sono nella forma neuro-invasiva, altri 39 sono casi asintomatici identificati tra i donatori di sangue e 88 sono casi di febbre.
Tra i casi confermati sono stati notificati 11 decessi (tre in Piemonte, quattro in Veneto, due in Friuli-Venezia Giulia, uno in Emilia-Romagna e in Calabria). Il primo caso umano autoctono di infezione da WNV della stagione è stato segnalato dall’Emilia-Romagna il 26 giugno nella provincia di Modena e nello stesso periodo è stato segnalato un caso di Usutu virus sempre nel modenese.
La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha
confermato la circolazione del WNV in 41 province di 11 Regioni: Abruzzo, Campania, Toscana, Puglia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Emilia-Romagna, Marche e Lombardia.
In particolare, la presenza del WNV è stata confermata in 95 uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio in Lombardia, Toscana, Sardegna, Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia,
Emilia Romagna e Veneto. Le analisi molecolari hanno classificato il ceppo virale
all’interno del Lineage 1 e del Lineage2. Appartengono alle specie bersaglio la gazza (Pica pica, nella foto del titolo), la cornacchia grigia (Corvus corone cornix) e la ghiandaia (Garrulus glandarius).