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venerdì 11 Ottobre 2024
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Precari Aifa, Gemmato: “Ci sono le condizioni e l’impegno per una soluzione normativa”‘

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Roma, 13 settembre – Si apre uno spiraglio per la vicenda dei precari Aifa (una trentina circa) ai quali alla fine dello scorso anno non è stato rinnovato il contratto di lavoro e che da mesi  chiedono una soluzione per il loro futuro lavorativo. Fin qui, né l’interlocuzione con l’Agenzia regolatoria e con le istituzioni (Governo in testa), né le manifestazioni di protesta – l’ultima lo scorso 24 luglio – erano riuscite a produrre effetti concreti, amplificando così il timore dei precari di vedersi negare la possibilità di tornare al lavoro nei ranghi dell’Aifa.

Ma, rispondendo in Commissione Affari sociali, a Montecitorio, a un’interrogazione del deputato Marco Furfaro (Pd) espressamente dedicata al tema della stabilizzazione dei precari dell’agenzia, il sottosegretario alla Salute  Marcello Gemmato (nella foto), ha fornito ampie rassicurazioni sulla possibilità che la questione trovi presto soluzione, essendo in corso “in vista della prossima legge di Bilancio, una disamina al ministero della Salute per una proposta normativa”.

Rispondendo all’interrogante, l’esponente di Governo ha infatti affermato che esistono tutte le condizioni per risolvere il problema, a partire dagli esiti di un’apposita ricognizione interna dell’Aifa,  che “ha confermato l’esigenza di poter continuare ad avvalersi del suddetto personale”, proponendo “l’adozione di un intervento normativo che consentisse, da un lato la proroga dei contratti di collaborazione e di somministrazione in essere di un ulteriore anno e, dall’altro, ponesse le basi legali per l’avvio di procedure concorsuali volte all’attivazione di contratti a tempo determinato di durata non superiore a 36 mesi che, valorizzando l’esperienza professionale maturata dal personale precario negli anni di lavoro presso l’Aifa potessero costituire l’avvio di un percorso di stabilizzazione degli interessati…”.
Sempre l’Aifa – ha aggiunto Gemmato – ha proposto “un ulteriore intervento normativo finalizzato all’ampliamento dell’attuale organico, funzionale all’eventuale assorbimento nei ruoli del personale precario, nonché al reperimento delle risorse umane indispensabili per lo svolgimento dei nuovi numerosi compiti affidati dalla legge all’Agenzia”.
Il sottosegretario alla Salute ha anche voluto ricordare che “il Governo si è impegnato, in più contesti istituzionali, a valutare la possibilità di adottare tempestivamente ogni misura necessaria volta a consentire all’Aifa la proroga dei contratti atipici”,  valutando anche la possibilità di “individuare una soluzione, anche normativa, che, compatibilmente, con i principi ordinamentali in materia di pubblico impiego consenta di stabilizzare i lavoratori precari che prestano servizio presso l’Aifa”.
Soluzione normativa che, appunto, in vista della legge di bilancio 2025, è al momento oggetto – secondo quanto asserito da Gemmato nella sua risposta all’interrogazione di Furfaro – di un’attenta disamina presso il ministero della Salute, con l’obiettivo di “potenziare le attività dell’Aifa per i compiti derivanti dagli obblighi imposti dai vigenti Regolamenti comunitari”, attraverso l’aumento della dotazione organica di 150 unità e, ovviamente, “la proroga dei contratti in questione”.

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