Roma, 24 settembre – La Commissione europea ha esteso l’autorizzazione di Imvanex, al momento unico vaccino contro l’Mpox autorizzato nell’Unione europea, agli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni. L’autorizzazione, comunica l’esecutivo Ue, fa seguito a una raccomandazione dell’Ema, secondo la quale il vaccino è efficace e sicuro per questa fascia di età.
Il farmaco è stato autorizzato per la prima volta nell’Ue nel 2013 per proteggere gli adulti dal vaiolo, con autorizzazione estesa nel 2022 per proteggere gli adulti da Mpox e dalla malattia da virus del vaccino (Vaccinia Virus, della famiglia dei Poxviridae).
Considerata l’importanza del vaccino, in particolare per l’Africa, l’Ema ha dato alta priorità alla valutazione dell’estensione dell’autorizzazione del vaccino agli adolescenti, e la Commissione ha autorizzato il vaccino mediante un processo decisionale accelerato. L’Ema sta lavorando con le autorità di regolamentazione africane per promuovere le autorizzazioni del vaccino nella regione africana, per supportare la risposta all’epidemia nella regione.
Intanto, l’Oms rendi noti i dati della diffusione di mpox su scala mondiale: dDal 1° gennaio 2022 al 31 agosto 2024, sono stati segnalati all’agenzia sanitaria dell’Onu un totale di 106.310 casi di mpox confermati in laboratorio, compresi 234 decessi, da 123 Paesi/territori/aree in tutte e sei le Regioni dell’Oms.
Dalle curve epidemiche emerge un livello di trasmissione ancora relativamente basso dell’epidemia nella regione delle Americhe, nella regione europea, in quelle del Sud-est asiatico, nella regione del Mediterraneo orientale e nel Pacifico occidentale. In forte aumento invece i livelli di casi confermati in laboratorio nella regione africana, dove è più alto il numero di casi registrati dall’inizio della sorveglianza globale nel 2022.
A registrare il più alto aumento mensile di casi nell’agosto 2024 rispetto a luglio, rispettivamente dell’89% e del 68%, sono state però le Regioni dell’Europa e del Pacifico occidentale. Nella Regione europea il Paese che ha registrato l’aumento più alto (136 casi contro i 20 del mese precedente) è la Spagna, la più vicina fisicamente all’Africa.