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venerdì 11 Ottobre 2024
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Rapporto Cosmetica Italia, il giro d’affari 2024 delle farmacie toccherà 2,2 miliardi di euro

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Roma, 1 ottobre – A squadernare le cifre è Cosmetica Italia, riferimento e voce dell’industria cosmetica nazionale e della sua filiera, che annovera tra le sue fila oltre 630 imprese, nel 47° rapporto congiunturale del suo Centro studi, presentato qualche giorno fa nell’ambito della Milano Beauty Week, la settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere conclusasi il 29 settembre. Rapporto dal quale emerge su tutti il dato della stima previsionale per il mercato 2024 della cosmesi in farmacia, che chiuderà  l’anno con un giro d’affari di 2,2 miliardi di euro, con una crescita rilevante (+7,2%) rispetto al 2023.

Un exploit notevole, superato (in termini percentuali) soltanto dalle vendite via e-commerce, che alla fine dell’anno toccheranno 1,2 miliardi di euro con un incremento del 10,2% sull’anno precedente.

Aggiungendo ai due appena citati tutti gli altri canali di vendita, le cifre ovviamente crescono sensibilmente: la previsione è che l’intero settore cosmetico chiuda il 2024 con un giro d’affari di 13,4 miliardi di euro, marcando una crescita del 7% sul 2023. Più contenuto, ma sempre significativo, l’aumento previsto per  il 2025  (+6,1%, per un fatturato di 14,2 miliardi).

La fetta maggiore di vendite è inevitabilmente appannaggio della grande distribuzione (5,5 miliardi, con un incremento atteso a fine anno del +5,3%). Su secondo gradino del podio le profumerie, subito seguite dalle farmacie. Chiudono l’e-commerce e le erboristerie, che – ancorché fanalino di coda – possono essere più che soddisfatte dell’importante incremento registrato, pari a un + 7,4% rispetto al 2023, superiore in termini percentuali al già ricordato +7,2% delle farmacie, anche se molto lontano in valori assoluti (vale infatti “solo” 420 milioni di euro).

Il Rapporto congiunturale registra anche i buoni risultati dei canali professionali, che segnano incrementi che vanno dal +5% dei saloni di acconciatura, con un fatturato di quasi 620 milioni di euro, al +6,1% dei centri estetici (220 milioni di euro circa). Piccolo balzo in avanti anche per il segmento delle vendite dirette  (+0,9%,  per un fatturato leggermente  superiore ai 350 milioni di euro).

Un anno da ricordare, insomma, il 2024, con una crescita che – spiega il rapporto congiunturale del Centro studi di Cosmetica Italia – è principalmente dovuta “al parziale recupero del potere d’acquisto rispetto ai livelli pre-pandemia”, del quale in tutta evidenza ha beneficiato anche il settore della bellezza.

Per quanto riguarda invece le diverse performance dei singoli canali di vendita, il rapporto sottolinea che a determinarli  è la “marcata fidelizzazione” che si registra nelle fasce di consumatori, dai più giovani fino ai più maturi, trainata da “driver ben definiti per ciascuno dei canali di vendita: il ruolo consulenziale della farmacia e dei format professionali, l’evocazione nel caso delle profumerie, i valori legati alla connotazione naturale nelle erboristerie”.

A significare che ognuno ha buone carte in mano per farsi preferire dai clienti e deve solo giocarle al meglio. Come, in questo 2024, sembrerebbero aver fatto un po’ tutti.

 

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