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lunedì 17 Febbraio 2025
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Bando per assumere 15 assistenti farmacisti, Mnlf: “Una presa in giro, figura inesistente”

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Roma, 10 ottobre – Si riaccendono le polemiche sulla figura dell’assistente farmacista, che – per quanto di fatto inesistente, nel nostro come  nella stragrande maggioranza dei Paesi avanzati – qualcuno ogni tanto torna ad evocare. Il fatto è che –  stavolta – le “evocazioni” si sono tradotte in un atto concreto: il presidente dell’Azienda Multiservizi Farmacie SpA di Cinisello Balsamo, Guido Bosotti (nella foto), ha infatti apposto la sua firma al bando per il pubblico concorso indetto “per l’ammissione di venticinque allievi al corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di quindici Assistenti di farmacia”.

L’alzata di scudi che era seguita alla proposta lanciata nello scorso mese di maggio da Luca Pieri, presidente di Assofarm, che invitava a considerare l’istituzione della figura dell’assistente farmacista tra le opzioni utili a fronteggiare la carenza di laureati in farmacia e alle immediate stroncature subito opposte, tra gli altri, dal Movimento nazionale dei liberi farmacisti (“Nefandezza assoluta, pronti a scendere in piazza”), dal presidente dell’Ordine di Messina Sergio Papisca, che al riguardo scrisse alla Fofi invitandola a intervenire ufficialmente per stroncare sul nascere l’ìpotesi, dal presidente dell’Ordine di Roma Emilio Croce e da altri ancora, non sembra insomma aver scalfito la voglia, da parte di qualcuno, di creare una nuova figura professionale per “assistere” il farmacista. E questo nonostante lo stesso Pieri, sorpreso dalla virulenza delle reazioni negative, abbia comunicato pubblicamente nello scorso mese di luglio che era decisamente il caso di “frenare la proposta”.

Indicazione che – pur provenendo dal presidente di Assofarm – i vertici dell’azienda delle farmacie pubbliche di Cinisello Balsamo hanno evidentemente deciso di non raccogliere, procedendo a indire il concorso di cui si è detto, nelle cui motivazioni si legge tra l’altro che l’iniziativa si rende necessaria dopo aver “preso atto che il mercato del lavoro rende sempre più difficile il reperimento di risorse professionali laureate in Ctf o in Farmacia, stante che le facoltà universitarie hanno ridotto in modo considerevole il numero di laureati e che questi ultimi non trovano più interesse ad operare all’interno delle farmacie territoriali”.

Come si preoccupa di far notare un comunicato subito diffuso dal Mnlf, sigla alla quale le parole “assistente farmacista” producono l’effetto del drappo rosso sventolato davanti a un toro Miura, il presidente dell’azienda municipalizzata delle farmacie pubbliche di Cinisello Balsamo ritiene evidentemente che indire “un corso-concorso selettivo per il reclutamento di assistenti farmacisti” sia la soluzione da opporre a un problema che – come sa chiunque conosca in modo appena sufficiente il contesto e la situazione delle farmacie – necessita di ben altri approcci e di risposte strutturali, lontane da ogni avventurismo manifestamente irrispettoso della dignità di presidi di salute della prossimità delle farmacie.

Al riguardo, il Movimento dei liberi farmacisti avanza subito al presidente Bosotti alcune semplici, stringenti e inevitabili domande: “Quali mansioni vuole far svolgere a questi neo-assunti? Mansioni da farmacista? Vuole fargli spedire ricette, stare al banco per dare consigli? O vuole forse, in maniera più consona, per quanto previsto dal CcnlL, fargli svolgere il ruolo di commesso, di magazziniere o di contabile? E allora perché illudere i candidati con parole che non hanno corrispondenza con il Ccnl e non chiamare i posti a ruolo con il loro nome?”

Mnlf ribadisce quindi il suo pensiero sulla figura di assistente farmacista, che  “non esiste nel panorama italiano e non esiste nel Ccnl. Qualsiasi surrogato è una presa in giro”.

A giudizio del movimento presieduto da Vincenzo Devito (nella foto), probabilmente c’è qualcuno “che vuol forzare la mano e cercare di aggirare i veri problema della mancanza di farmacisti, problemi che si chiamano qualità dello stipendio e qualità della vitaÈ bene che il Presidente dell’Azienda Multiservizi Farmacie di Cinisello Balsamo sappia in modo chiaro e netto che questi nuovi assunti mai potranno essere utilizzati per spedire ricette, dare farmaci o consigli ai pazienti”. Ed è anche bene che sappia in modo altrettanto chiaro e netto – conclude il comunicato – che “le organizzazioni scriventi saranno vigili ‘sentinelle’ dei comportamenti messi in campo”.

L’epilogo è un suggerimento rivolto a tutti coloro che fossero interessati al concorso dell’azienda delle farmacie pubbliche di Cinisello: “Ai candidati consigliamo di approfondire meglio tale proposta, consapevoli che essi saranno inquadrati come commessi, magazzinieri o contabili e non come assistenti farmacisti”.

 

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