Roma, 
22 ottobre – Intervenendo la scorsa settimana in una puntata de L’aria che tira, la trasmissione di La7 condotta da David Parenzo, dedicata a tema della malasanità, il fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri Silvio Garattini (nella foto) è tornato a riproporre la sua consolidata convinzione sulla necessità di una seria e importante revisione del prontuario dei farmaci del Servizio sanitario nazionale.
“Ritengo che nell’elenco dei farmaci rimborsati dal Ssn ci sia almeno il 40% di referenze che può essere eliminato senza che i pazienti abbiano alcun problema” ha ribadito il farmacologo. “C’è un eccesso di farmaci che noi rimborsiamo e che non sono utili ai pazienti. Li rimborsiamo perché c’è un grande mercato e c’è la pressione di chi vende perché il mercato aumenti”.
Garattini, però, si è occupato anche delle cose che a suo giudizio bisogna cambiare nel sistema sanitario nazionale, “perché quello che valeva all’inizio, molti anni fa, non vale più oggi”. E una cosa che in particolare va cambiata, secondo il presidente del Mario Negri, “è il sistema dei medici di medicina generale”, facendo “le case di comunità, ovvero mettere insieme 20-30 medici che lavorino insieme, in una struttura in cui si possano fare esami, ci siano infermieri, ci siano psicoterapisti, fisioterapisti eccetera. Questo perché oggi la medicina è diventata estremamente complessa e nessun medico può lavorare da solo”.
Il problema, però, è che “purtroppo i sindacati dei medici non sono d’accordo, i politici non lo vogliono fare perché non porta voti avere contro il parere contrario dei medici di medicina generale. Ma questo è quello che penso bisognerebbe fare”.
