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martedì 14 Gennaio 2025
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Mattarella: “Universalità della cura principio irrinunciabile, vanno rimossi i divari territoriali”

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Roma, 29 ottobre – I Giorni della ricerca di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro Ets,  che si terranno da domani, 30 ottobre, fino al 17 novembre, rappresentano una straordinaria occasione e sono al contempo una vera e propria mobilitazione per raccontare un anno di risultati, presentare le prossime sfide per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro e raccogliere fondi a sostegno della ricerca oncologica più meritevole .

L’appuntamento più prestigioso dell’iniziativa è costituitoto dall’ormai tradizionale  cerimonia al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica. E proprio il Capo dello Stato, nel corso della cerimonia di celebrazione dei Giorni della ricerca tenutasi ieri, ha pronunciato parole di grande importanza e significato. “Per consentire che l’efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale” ha detto il Presidente, aggiungendo che  “è nostra responsabilità far sì che questi divari non si propongano nella lotta ai tumori. L’universalità delle cure e la parità dei diritti sono principi irrinunciabili della Repubblica, come ci prescrive la Costituzione”.

Riferendosi poi ai Giorni della Ricerca, Mattarella ha affermato che sono uno “straordinario motore di iniziativa, di conoscenza, di impegno sociale, finalizzato a far progredire il Paese nella cura dei tumori, e dunque nella qualità della vita delle persone“.

“Il cancro, un’insidia diffusa e temuta, avvertita come condanna inesorabile sino a non molti anni fa” ha aggiunto ancora il Capo dello Stato. “Talmente temuta da non essere evocata, per tanto tempo, nel linguaggio corrente, con il suo nome ma, piuttosto citata come male incurabile, un male anonimo ma definitivo. È stato un risultato importante avergli restituito la sua dimensione di malattia che può essere combattuta, grazie alla medicina, e dunque alla ricerca che la sospinge. Oggi un gran numero di persone, oltre 3 milioni e mezzo, vive dopo una diagnosi di tumore” ha quindi concluso il Presidente.”Molte di loro possono considerarsi guarite, tante combattono contro la malattia con buone prospettive di successo. Le condizioni di numerosi malati sono migliorate, consentendo relazioni positive e partecipazione alla vita familiare e della società“.

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