Roma, 7 novembre – La Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ed Egualia, l’associazione delle aziende produttrici di farmaci equivalenti, biosimilari e value added medicines, hanno siglato un protocollo d’intesa triennale con l’obiettivo di promuovere verso i cittadini, i caregiver e gli operatori sanitari attività di comunicazione e informazione sul corretto utilizzo dei farmaci e sul ruolo dei farmaci equivalenti, guardando alla necessità di favorire l’integrazione ospedale/territorio anche attraverso la piena attuazione alla raccomandazione n.17 del dicembre 2014 del ministero della Salute per la corretta riconciliazione della terapia farmacologica, al fine di garantire appropriatezza, aderenza e monitoraggio dell’utilizzo dei farmaci.
«Dai nostri dati emerge che nel 2023 i cittadini hanno versato di tasca propria 1.029 milioni di euro di differenziale di prezzo per ritirare il brand off patent, più costoso, invece che l’equivalente a minor costo, interamente rimborsato dal Ssn e la spesa per la compartecipazione risulta generalmente più elevata nelle Regioni a basso reddito” commenta il presidente di Egualia, Stefano Collatina (nella foto). “Le politiche regionali, nazionali e le azioni messe in campo dalle aziende sanitarie e ospedaliere potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere l’uso corretto dei farmaci e una maggiore attenzione verso la spesa privata”.
«La nostra missione istituzionale è garantire a ogni cittadino la possibilità di essere curato efficacemente e in modo appropriato. La collaborazione con Egualia, orientata a promuovere un corretto utilizzo dei farmaci equivalenti, ci consentirà di essere ancora più attenti ai bisogni del paziente” chiarisce il presidente Fiaso, Giovanni Migliore. “Facilitare l’aderenza alle terapie croniche, grazie alla riduzione del peso economico delle terapie a carico delle famiglie italiane, contribuisce a limitare il rischio di complicanze e ricoveri ripetuti, e quindi, in definitiva, ci dà una mano a sostenere il servizio sanitario nazionale, a beneficio di tutti”.
Il protocollo ha durata triennale e le diverse attività verranno realizzate tramite la creazione di uno o più gruppi di lavoro operativi, costituiti da esperti provenienti dalle rispettive organizzazioni.