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martedì 10 Dicembre 2024
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Scotti: “Vaccinazioni antinflu in aumento, ma troppe criticità distributive, mmg penalizzati”

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Roma, 14 novembre – Significativo aumento delle richieste dei cittadini del vaccino antinfluenzale per la stagione 2024-25, almeno secondo quanto rilevato dai medici di medicina generale, che stimano in alcune aree del Paese e relativamente ad alcune fasce d’età una crescita “anche del 25%”, come dichiara all’agenzia Adnkronos Salute il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti (nella foto).

Se da una parte il maggior ricorso alla protezione vaccinale costituisce un successo, dovuto anche alla campagna di comunicazione lanciata dal ministero della Salute, il leader sindacale dei medici di famiglia non manca di evidenziare anche alcune una criticità, legate al rischio di una distribuzione non sempre “in linea con le capacità di somministrazione dei medici di famiglia, che sono più elevate rispetto alle dosi distribuite. E c’è anche il problema di una programmazione delle consegne, legata alle gare su base regionale, che potrebbero creare qualche problema di approvvigionamento temporaneo, come già accaduto in alcune aree”.

I dati di due grandi Regioni confermano adesioni in aumento. I cittadini vaccinati – dai loro medici di famiglia, dai pediatri, dai servizi aziendali e dalle farmacie – sono stati, a oggi, 1.328.108 in Lombardia, cioè +126.645 rispetto allo scorso anno, e 713.049 nel Lazio contro le 623.960 dello scorso anno (+89.089).

Il successo della campagna vaccinale, però. sembra limitarsi agli anti-flu: “È indubbio che la richiesta di vaccinazione da parte dei pazienti sia aumentata per l’antinfluenzale” afferma infatti Scotti “mentre c’è più resistenza a vaccinarsi contro il Covid”. Per esempio, contro Sars Cov 2 in Lombardia si sono immunizzati nei diversi punti di riferimento vaccinali appena 191.866 cittadini (a oggi) e nel Lazio appena 28.535.

I problemi di carenza per l’antinfluenzale di cui si è parlato per alcune Regioni, spiega Scotti, “sono legate al tipo di gare e di consegne pattuite. In generale le Regioni hanno strutturato piattaforme in cui oggi sono registrati i dati, lotto per lotto, dei vaccini. C’è più sicurezza e controllo amministrativo e ci sono Regioni che potrebbero aver fatto degli accordi di gara con consegne frazionate. Ma se aumentano le richieste dei cittadini, magari sulla spinta delle informazioni su un virus stagionale più aggressivo, il rischio è che il frazionamento delle consegne lasci dei buchi temporali” spiega il segretario della Fimmg, che sottolinea anche la necessità di un maggior coordinamento tra i soggetti vaccinatori. “Se un mio paziente si vaccina in farmacia, per esempio, avere informazioni per tempo è importante. Non è raro che si tratti di pazienti che devono sottoporsi anche ad altre vaccinazioni, ma è un’informazione che la farmacia non ha”.

L’appello dei medici di famiglia, dunque, è a un maggiore coordinamento ‘digitale’ anche a livello periferico dei diversi punti di vaccinazione “per ottimizzare le energie”. Ma per Scotti “la medicina generale, sul fronte della vaccinazione, dovrebbe essere utilizzata meglio. Oggi subisce un contingentamento dei vaccini che non ne sfrutta le potenzialità. Ci sono Regioni che distribuiscono le dosi più ai farmacisti che ai medici e colleghi che fanno fatica ad avere dosi in più per i propri assistiti”.

In ogni caso Scotti invita a vaccinarsi o, comunque a prenotare il vaccino in modo da essere immunizzati nelle fasi più intense della stagione dell’influenza. Oggi “a chiedere di essere vaccinati sono soprattutto pazienti con più di 65 anni, con patologie croniche” ma, anche se in misura assai minore, “registriamo una crescita anche nelle richieste dei più giovani che temono di essere bloccati dell’influenza”.

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