banner
venerdì 14 Febbraio 2025
banner

Cattani: ‘Manovra da cambiare, colpisce le aziende del pharma e difende i corporativismi’

banner

Roma, 15 novembre – Il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani (nella foto a lato e in quella del titolo), che fino alla presentazione del ddl Bilancio 2025 non aveva davvero lesinato pubbliche lodi e attestazioni di apprezzamento per l’azione del governo guidato da Giorgia Meloni, ha bruscamente rivisto le sue posizioni nelle ultime settimane, durante le quali ha cominciato a sparare ad alzo zero contro le misure della manovra per il settore farmaceutico.

Lo ha fatto anche a margine del convegno Il valore del settore farmaceutico nel sistema Paese. Una Life Sciences strategy italiana promosso da Sanofi, tenutosi il 13 novembre a Roma presso il Centro Studi Americani. “La manovra di bilancio per il nostro settore è da cambiare complessivamente perché non aggiunge risorse alla spesa farmaceutica” ha detto Cattani ad Adnkronos Salute. “C’è un aspetto positivo che riguarda i farmaci innovativi e quindi lo spostamento, la codificazione dei farmaci a innovatività condizionata nel Fondo degli innovativi, per il resto nulla. Anzi, si colpiscono le aziende”.

“Con questa manovra si colpisce il settore pharma spostando le quote di spettanza dall’industria, sottraendo l’1% dei ricavi delle aziende che hanno già un incremento di costi del 30% rispetto al 2021” ha aggiunto Cattani. “Con questa legge di Bilancio non si risolve il tema del payback, che aumenterà a 2,4 miliardi nel 2025. In più, si colpiscono anche le aziende direttamente, per legge, sulle quote di spettanza. È francamente inaccettabile, questa è una difesa di corporativismi che noi non comprendiamo”.

Il riferimento dello spostamento delle “quote di spettanza dell’industria” è ovviamente all’incremento della remunerazione (0.65% sul prezzo dei farmaci di classe A) riconosciuto alla distribuzione intermedia, a danno del margine alla produzione. Una misura evidentemente assimilata a una sorta di scippo e subito contestata con estrema decisione (e per contro difesa con altrettanta fermezza dai distributori).

“Chiediamo immediatamente, e lo faremo nei prossimi giorni con il ministro Giorgetti, che si riformuli questa manovra, investendo sulla spesa farmaceutica, alzando il tetto della spesa di 0,55% a favore della diretta, per dare risorse laddove c’è domanda” ha quindi concluso Cattani. “Le aziende sono stufe di pagare due miliardi all’anno di tasse ulteriori”.

banner
Articoli correlati

i più recenti

I più letti degli ultimi 7 giorni