Roma, 19 novembre – Se la campagna antinfluenzale per la stagione 2024-25 registra una buona risposta da parte dei cittadini, soprattutto in alcune Regioni e nelle fasce target (anziani e pazienti fragili), non altrettanto si può dire per le vaccinazioni contro il Covid, che decisamente non riescono a spiccare il volo. Lo confermano i dati pubblicati dal Governo sulla pagina dedicata ai report vaccinali: dall’inizio della campagna 2024-25 al 15 novembre sono state somministrate 281.964 dosi, nell’ultima settimana 62.261. Un andamento a dir poco lento, rispetto ad esempio all’antinfluenzale che fa registrare numeri più alti in molte Regioni (in Lombardia già 1,3 milioni di vaccinati, nel Lazio 713mila), con dati in rialzo rispetto allo scorso anno.
A tentare una spiegazione sul mancato decollo della campagna di prevenzione contro il Covid è Massimo Andreoni (nella foto), direttore scientifico della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, intervistato da Adnkronos Salute. “I dati ci dicono che, nonostante 3mila decessi per Covid nel 2024, le persone al momento si vaccinano poco. Se i candidabili all’immunizzazione, tra anziani, fragili e immunocompromessi, si stimano in 18 milioni di soggetti, a oggi meno del 2% si ha fatto il vaccino anti-Covid” afferma l’esperto, secondo il quale “un certo numero di persone non si vaccina perché ha fatto la malattia durante l’estate quando c’è stato un rialzo di casi”.
Comunque, chiude Andreoni, “al momento la campagna vaccinale per il Covid non sembrerebbe essere un successo, anzi. Si sta salvando un po’ quella antinfluenzale. Ma i conti poi si faranno alla fine“.