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mercoledì 12 Febbraio 2025
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Ecdc: “Amr, obiettivi sempre più lontani per la Ue, consumo degli antibiotici in aumento”

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Roma, 19 novembre – Non sono davvero buone notizie, quelle che arrivano dall’European Center for Diseases Control and Prevention (Ecdc) in materia di contrasto alla resistenza antimicrobica (Amr): tra il 2019 e il 2023, il consumo di antibiotici nell’Unione europea è infatti aumentato dell’1%, allontanandosi ulteriormente dall’obiettivo raccomandato dal Consiglio dell’Unione europea per il 2030 di una riduzione del 20%. Lo dimostrano i dati pubblicati dall’organismo europeo in occasione della Giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici celebrata ieri, che evidenziano come, nonostante i miglioramenti in alcuni ambiti, l’Ue sta rallentando il passo, al punto che – salvo immediate e forti inversioni di tendenza – gli obiettivi per il 2030 in materia di resistenza antimicrobica sono fatalmente destinati a restare una chimera.

Le significative riduzioni delle infezioni del flusso sanguigno da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, infatti,  non bastano davvero a compensare  la situazione di altre aree critiche, come le infezioni del flusso sanguigno da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi, che è peggiorata con un aumento dell’incidenza di quasi il 60% tra il 2019 e il 2023. Ciò rappresenta, spiega l’Ecdc in una nota pubblicata ieri,  una minaccia crescente per i pazienti negli ospedali in tutta l’Unione europea, in particolare perché rimangono pochissime opzioni terapeutiche disponibili per curare i pazienti infetti da K. pneumoniae resistente agli antibiotici di ultima linea.

“Per raggiungere gli obiettivi raccomandati dalla Ue entro il 2030 è necessaria una risposta unita e urgente in tutta l’Ueper impedire che la resistenza antimicrobica comprometta l’assistenza sanitaria. Questa risposta è fondamentale per proteggere i pazienti e sostenere l’efficacia degli antibiotici per le generazioni future” afferma Pamela Rendi-Wagner, direttrice dell’Ecdc (nella foto). “Per evidenziare la grave minaccia rappresentata dall’Amr, l’Ecdc ha lanciato una serie di storie di pazienti per dare voce alle persone che hanno vissuto degenze ospedaliere prolungate, un recupero incerto e trattamenti complessi a causa dell’Amr. Le storie parlano anche dell’impatto che queste infezioni hanno avuto sulla vita dei pazienti e sulle loro famiglie”.

Mentre alcuni Stati membri hanno fatto grandi progressi verso gli obiettivi loro raccomandati per l’Amr, o addirittura in alcuni casi li hanno già raggiunti, il quadro generale mostra che sono urgentemente necessari interventi più specifici e intensificati in tutta l’Unione. Per invertire la tendenza nella lotta contro l’Amr, l’Ecdc chiede sforzi accelerati in tre aree principali: prevenzione e controllo delle infezioni, uso prudente degli antimicrobici e sviluppo e accesso a nuovi antimicrobici.

Le infezioni correlate all’assistenza sanitaria rappresentano il 70% del carico sanitario collegato all’Amr nella Ue. Ecco perché gli ospedali devono dare priorità a misure di base, ma fondamentali, per la prevenzione e il controllo delle infezioni, come: ♦ migliorare l’igiene delle mani e garantire un facile accesso a soluzioni a base di alcol per la disinfezione delle mani; ♦ aumentare lo screening per il trasporto di batteri resistenti per frenare la crescente tendenza alla Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi; ♦ aumentare la capacità di isolare i pazienti positivi assicurandosi che ci siano abbastanza stanze singole;  ♦ aumentare il numero di personale dedicato alla prevenzione e al controllo delle infezioni e la formazione pertinente.

Il settore della comunità rappresenta il 90% dell’uso totale di antibiotici negli esseri umani. Ridurre l’uso di antibiotici richiede più informazioni e campagne di sensibilizzazione pubblica, integrate da interventi sociali e comportamentali per prevenirne l’uso non necessario. L’Ecdc continua a promuovere lo sviluppo e l’accesso a nuovi antimicrobici e alternative agli antimicrobici, che siano efficaci e sicuri per gli esseri umani. Gli antimicrobici di questo tipo sono essenziali per il trattamento di pazienti con infezioni resistenti agli antibiotici di ultima linea come i carbapenemi.

In assenza di un’azione più forte e rapida in materia di salute pubblica, afferma l’Ecdc, è improbabile che l’Ue raggiunga tutti i suoi obiettivi entro il 2030. La conseguenza sarà un aumento del numero di infezioni da batteri resistenti agli antimicrobici che saranno più difficili da curare, portando a crescenti sfide per i pazienti e a un numero maggiore di decessi correlati all’Amr.

L’Ecdc si impegna a supportare gli Stati membri nel raggiungimento dei loro obiettivi Amr per il 2030 e ha una serie di misure per aiutarli ad affrontare lacune specifiche e rafforzare le capacità nazionali. Queste includono visite individuali nei singoli Paesi e regolari valutazioni della preparazione alle emergenze di sanità pubblica per tutti i Paesi della Ue e dello Spazio economico europeo, con la resistenza antimicrobica e le infezioni correlate all’assistenza sanitaria come aree di interesse chiave.

 

♦ Rapporto sull’Antimicrobial resistance in Ue/See 2023

♦ Rapporto sul consumo di antibiotici in Ue/See nel 2023

 

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