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martedì 10 Dicembre 2024
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Appello Egualia: “Ddl Bilancio 2025, misure sul pharma favoriranno le carenze, fermatevi”

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Roma, 22 novembre – È necessario che dalle istituzioni arrivi un segnale urgente per sostenere le aziende della filiera farmaceutica, in particolare per quelle che producono farmaci fuori brevetto, affinché possano continuare a garantire la disponibilità di terapie essenziali per le patologie croniche.  A formulare la richiesta, intervenendo ieri alla tavola rotonda organizzata in seno all’evento Healthcare Summit 2024 de Il Sole24Ore, è stato il presidente di Egualia Stefano Collatina (nella foto).

“Siamo vittima del payback, sia in farmacia che in ospedale” ha ricordato il presidente della sigla delle aziende produttrici di farmaci equivalenti, biosimilari e value added medicines , evidenziando come il meccanismo sia arrivato, per la spesa per acquisti diretti, al 18% del fatturato per prodotti come i farmaci equivalenti e biosimilari. Farmaci, ha ribadito ancora una volta Collatina, “che contribuiscono ogni giorno a generare concorrenza e che, andando a gara, subiscono già il massimo possibile ribasso. Una tassa occulta che pesa drammaticamente nel bilancio tra costo di produzione e prezzo di vendita. Nella convenzionata questa tassa vale oltre 160 milioni di euro l’anno su farmaci che, per oltre il 30% hanno un prezzo ricavo industria di qualche euro, quando ci arriva”.

“È contro-intuitivo penalizzare chi genera risparmio. Se i farmaci equivalenti e biosimilari dovessero sparire, il sistema dell’assistenza farmaceutica rischierebbe il collasso” ha affermato ancora Collatina. “Ecco perché non possiamo nemmeno accettare misure di riduzione delle quote di spettanza, come quelle previste dalla Legge di bilancio, che indirizzerebbero la macchina del sistema contro il muro delle carenze”.

“È necessario fermarsi ora, sgombrare il campo da misure pericolose e programmare fin da subito interventi concreti di sostegno per tutta la filiera farmaceutica, a partire dalle risorse per i tetti di spesa” ha quindi concluso il presidente di Egualia. “Il tempo è scaduto, dopo due anni di annunci ci aspettavamo questo e non misure che ci penalizzano. Serve una strategia e un cambio di paradigma per definire le priorità e un progetto concreto per la farmaceutica e la sua filiera”.

 

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