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mercoledì 12 Febbraio 2025
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Schillaci: “Antibiotici, serve più responsabilità nell’uso, stanziati 21 mln per nuovi farmaci”

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Roma, 25 novembre – Nella lotta contro l’antibiotico-resistenza il nostro Paese è in forte ritardo e deve subito recuperare. Lo ha ribadito il ministro per la Salute Orazio Schillaci (nella foto), intervenendo venerdì scorso ai microfoni di UnoMattina su Rai1.

“L’Italia ha un Servizio sanitario nazionale che gli altri Paesi ci invidiano, ma siamo agli ultimi posti nella lotta all’antibiotico resistenza” ha detto il titolare della Salute. “È importante ricordare a tutti che gli antibiotici vanno presi quando è necessario, sempre sotto una stretta guida medica”.

Una fotografia della situazione italiana è recentemente arrivata dai dati Aifa: oltre 12.000 decessi ogni anno causati da infezioni da batteri resistenti, 430.000  persone ricoverate in ospedale che hanno contratto, tra il 2022 e il 2023, un’infezione durante la degenza, antibiotici somministrati al 44,7% dei degenti, rispetto alla media europea del 33,7%. Numeri che bastano a definire le  dimensioni decisamente preoccupanti del fenomeno dell’antimicrobico-resistenza nel nostro Paese.

Prendere gli antibiotici solamente per un raffreddore o un mal di gola, ha ricordato ancora Schillaci, “provoca un danno: gli antibiotici utilizzati in maniera non adeguata causano poi una resistenza e quindi alcune malattie che possono essere curate come la polmonite diventano più difficili da affrontare. Ci vuole responsabilità da parte di tutti nell’uso degli antibiotici”.

Ribadendo l’impegno del Governo sul tema, Schillaci ha voluto ricordare che “sono stati messi 21 milioni sulla legge di bilancio, per favorire ricerca di nuovi antibiotici per sconfiggere batteri ormai resistenti ai tradizionali antibiotici, ma ci vuole impegno di tutti, è una battaglia fa fare insieme: gli antibiotici vanno presi solo quando è necessario, non bisogna mai usare il fai-da-te in questo campo così delicato”.

E, facendo riferimento ai dati che testimoniano che l’uso eccessivo di antibiotici si risconta spesso proprio nelle età più fragili, quelle delle persone più anziane e dei pazienti in età pediatrica, Schillaci ha annunciato che – anche per contrastare questa situazione – stanno partendo corsi specifici di formazione rivolti ai medici di famiglia.

“I medici di famiglia sono quelli che hanno un più stretto rapporto con i cittadini. Tocca a loro essere la guida per l’uso responsabile degli antibiotici in tutte le fasce di età” ha affermato il ministro, per concludere richiamando la “regole aurea” per contrastare la resistenza antimicrobica: “Con gli antibiotici mai ricorrere al fai-da-te, non prenderli perché detto da un amico o letto su internet, vanno evitate le auto prescrizioni e l’auto somministrazione”.

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