Roma, 3 dicembre – Restano solo due settimane per opporsi all’inserimento automatico nel Fascicolo sanitario elettronico di dati e documenti relativi a prestazioni erogate dalle strutture sanitarie antecedenti il 19 maggio 2020, data a partire dalla quale il caricamento sul Fse avviene in modo automatico. Il termine ultimo per esercitare il diritto scade infatti il 17 dicembre.
Come già riferito a metà novembre dal nostro giornale, dal 18 dicembre 2024 in poi il servizio on line Fse – Opposizione al pregresso resterà accessibile esclusivamente per gli assistiti neo-maggiorenni, nei 30 giorni decorrenti dal compimento del 18° anno di età, e agli operatori Asl, Usmaf e Sasn a cui potranno rivolgersi le persone con codice fiscale oppure con codice Stp (Straniero temporaneamente presente) che non siano più assistiti del Ssn e che abbiano richiesto o chiederanno in futuro la riattivazione presso il Ssn, se non hanno già espresso in precedenza l’opposizione o la revoca. La scelta andrà effettuata entro 30 giorni dalla riattivazione dell’assistenza.
Il ministero della Salute, di concerto con il dipartimento della Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia e delle finanze, in collaborazione con le Regioni e le Province autonome, ha realizzato sul tema una campagna di informazione, Fascicolo sanitario elettronico 2.0 – Sicuri della nostra salute. Due gli obiettivi: da un lato informare i cittadini sull’utilità di questo strumento, in fase di potenziamento e miglioramento grazie ai fondi del Pnrr, dall’altro dare attuazione alle disposizioni dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali sul diritto di opposizione al caricamento automatico dei dati pregressi.
Ulteriori informazioni sul Fse sono rese disponibili dal ministero a questo link, mentre tutte le indicazioni su come opporsi al pregresso sono raggiungibili qui.