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mercoledì 15 Gennaio 2025
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Aifa, nuova protesta del personale dirigente: “Ora basta, equiparare subito i contratti”

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Roma, 5 dicembre – Con un presidio convocato ieri di fronte alla sede di via del Tritone a Roma, il personale dirigente dell’Aifa ha voluto dare un ulteriore segnale a politica e istituzioni: la mobilitazione  per “porre fine a un’inconcepibile discriminazione che pesa quotidianamente sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Agenzia” continuerà finché non verrà accolta una richiesta sul tavolo ormai da anni. ovvero il riconoscimento del ruolo unico e dell’indennità di esclusività del personale dirigente dell’agenzia regolatoria, al pari dei colleghi e colleghe in servizio presso il ministero della Salute.

La disparità di trattamento che ancora persiste è un’iniquità, si legge in una nota sindacale di Fp Cgil-Uil Pa Aifa: “È passato più di un anno da quando alle rassicurazioni del capo di segreteria tecnica del ministro Schillaci è conseguito un nulla di fatto e un colpevole silenzio da parte del ministero dell’Economia, soggetto che dovrebbe porre rimedio a questa sperequazione” scrivono i sindacati, spiegando che la scelta di convocare il presidio “è l’ennesimo atto di pressione per chiedere ai decisori politici risposte concrete e immediate. Le giuste rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori dell’agenzia non riguardano solamente il riconoscimento delle loro competenze e delle loro responsabilità, ma un principio talmente tanto basilare da essere un assunto indiscutibile a parità di lavoro deve corrispondere parità di salario e di trattamento contrattuale. Il personale e le nostre organizzazioni sindacali non tollereranno altri silenzi o un altro rimando di responsabilità tra ministeri, non servono rassicurazioni, ma un intervento normativo che riporti giustizia ed equità. Ci riserviamo” conclude il comunicato sindacale “di proseguire con ogni possibile azione fin quando ogni disparità non sarà completamente sanata”.

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