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mercoledì 12 Febbraio 2025
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Marche, la prevenzione in farmacia passa anche dai vaccini: da gennaio anche l’Hpv

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Roma, 6 dicembre – Più sanità di prossimità significa anche più prevenzione.  Una dimostrazione dell’assunto arriva dalla Regione Marche, dove le farmacie – i presidi di salute per antonomasia più “prossimi” ai cittadini – stanno interpretando un ruolo fondamentale nella sanità territoriale, non solo nel tradizionale ambito dell’erogazione dell’assistenza farmaceutica e di altri servizi e prestazioni sanitari, ma anche nel campo delle vaccinazioni, ovvero lo strumento universalmente riconosciuto in grado di prevenire le malattie infettive a tutela non solo dell’individuo, ma anche della collettività.

L’offerta vaccinale già sostenuta e significativa delle farmacie della Regione (antinfluenzale, anti-Covid e anti-Herpes zoster) si arricchirà infatti a partire da gennaio 2025 della vaccinazione anti-papillomavirus (Hpv), uno degli strumenti fondamentali per la prevenzione dei tumori correlati.

Il tema è stato oggetto di una tavola rotonda realizzata nell’ambito del convegno Farmacia di comunità, modello Marche: servizi, vaccinazioni e screening per offrire prevenzione e assistenza alla comunità, organizzato da Federfarma Marche, il sindacato regionale dei titolari di farmacia, in collaborazione con Edra SpA.

All’incontro ha partecipato Francesco Acquaroli (nella foto), presidente della Regione Marche, che ha rimarcato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e farmacie per garantire un’assistenza capillare sul territorio. “Comprendere l’effettiva potenzialità della rete delle farmacie è un valore aggiunto che va colto fino in fondo” ha detto Acquaroli. “Nella nostra Regione, è nato un rapporto solido con le farmacie, in particolare con la Farmacia dei servizi. Siamo convinti che sia necessario continuare a lavorare in questa direzione, sia dalpunto di vista amministrativo che politico, ma anche culturale. C’è ancora troppadisinformazione: molti cittadini e operatori sanitari non conoscono l’esistenza della farmacia dei servizi o degli ambulatori funzionali territoriali. Questi, se messi in rete” ha concluso il presidente “rappresentano un’opportunità per la telemedicina, gli screening, le vaccinazioni e altre attività strutturate che migliorerebbero l’efficienza del sistema sanitario e la salute dei cittadini”.

Dal confronto è emersa la conferma di come diffusione capillare e accessibilità delle farmacie anche nelle aree più remote  le rendono i presidi di salute che più e meglio possono contribuire a implementare e migliorare la copertura vaccinale della popolazione. Lo ha ricordato Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche (nella foto): “Le vaccinazioni e gli screening sono servizi ormai integrati nell’attività delle farmacie. Quindi è corretto dire che le farmacie, nella loro attività quotidiana, oltre alla dispensazione del farmaco, svolgono anche attività legate alla prevenzione” ha detto il presidente dei titolari marchigiani. “Nella prevenzione rassicurare è fondamentale, in particolare con le vaccinazioni, lo abbiamo visto con la stanchezza vaccinale e il dubbio vaccinale, che hanno portato molte persone a non vaccinarsi, a esitare, rischiando molto di più”.

In tema di comunicazione Simona Lupini (nella foto), consigliere regionale della Lega, ha sottolineato l’importanza di adottare messaggi efficaci per promuovere una cultura della prevenzione dei tumori Hpv correlati. “Abbiamo a disposizione uno strumento essenziale per la prevenzione dei tumori al collo dell’utero che è il vaccino anti-Hpv, ma è cruciale fare una comunicazione efficace che arrivi ai cittadini e alle famiglie dei ragazzi delle fasce di età candidabili per la vaccinazione”  ha spiegato Lupini. “Come Regione Marche lo abbiamo fatto con il progetto ‘Marche Hpv Free’ portando avanti un ambizioso obiettivo: vorremmo che tutte le ragazzine e i ragazzini di 11 anni fossero vaccinati. Abbiamo scelto un canale di comunicazione e un linguaggio che arrivassero a loro e alle famiglie attraverso i social media e con messaggi brevi e diretti. Le atlete della ginnastica ritmica di Fabriano hanno partecipato al progetto e sono diventate testimonial della campagna di vaccinazione Hpv. Spero che questa diventi una buona prassi perché la prevenzione è fondamentale perché sgrava il sistema sanitario da costi elevati. È importante fare squadra nell’emergenza” ha quindi concluso Lupini “ma bisogna giocare d’anticipo nella prevenzione, che oggi è la vera sfida che abbiamo nella sanità e in cui credo stiamo assistendo ufficialmente ad un cambio di passo”.

Concetto subito ribadito dalla senatrice di FdI Elena Leonardi, segretario della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale di Palazzo Madama. “La sfida futura è investire maggiormente nella prevenzione, diagnosi precoce e vaccinazioni possono essere determinanti, soprattutto nelle patologie oncologiche”.

Andrea Poscia, membro del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del ministero della Salute, si è opportunamente soffermato sulla necessità di integrare le farmacie nei piani di prevenzione nazionali e regionali.  “Se la prevenzione è essenziale, la farmacia ha il vantaggio di offrire la prossimità e la capillarità, che sono funzionali nella prevenzione” ha detto l’esperto. “Inoltre, bisogna ragionare in termini di percorso di prevenzione vaccinale per fare in modo che la farmacia diventi veramente un volano di crescita per la prevenzione vaccinale. E con l’avvio della sperimentazione con il vaccino anti-Hpv abbiamo la possibilità di offrirlo in modo capillare per raggiungere le coperture che l’Oms e il Piano nazionale di prevenzione vaccinale auspicano al 95% per le ragazze di 15 anni vaccinate con un ciclo primario. Così possiamo sconfiggere il cancro alla cervice uterina” ha concluso Poscia. “Per arrivare a questo, ci sono tanti attori: c’è il pediatra, c’è il medico di base, c’è l’igienista nel dipartimento di prevenzione, c’è lo specialista ginecologo, c’è la farmacia”.

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