Roma, 6 dicembre – Sarà Giuseppe Guaglianone (nella foto) il nuovo presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Roma, che guiderà fino alla fine del 2028. Questo l’esito del voto-monstre dell’1, 2, 3 e 4 dicembre, che ha visto poco meno di 4000 farmaciste e farmacisti prendere parte alla consultazione professionale, numero record anche per l’Ordine romano, abituato da sempre a una grande partecipazione dei suoi iscritti alle elezioni degli organi direttivi.
A determinare lo straordinario afflusso di votanti ha ovviamente concorso in modo importante il fatto, in vero assai raro, che a chiedere la fiducia di colleghe e colleghi fossero due liste, una (Insieme) guidata appunto da Guaglianone e l’altra (Facciamo Ordine) da Vittorio Contarina, ex presidente di Federfarma Roma e Federfarma Lazio e vice presidente di Federfarma nazionale. La competizione, come accade sempre, ha infatti inevitabilmente polarizzato le opinioni e le posizioni in merito a problemi, necessità e criticità della professione, spingendo gli iscritti a valutare proposte, programmi e visioni molto diversi su come gestire la “casa comune” dei farmacisti, e a esprimere il proprio consenso alla lista più in sintonia con la propria visione e le proprie aspettative o comunque ritenuta più e meglio attrezzata per guidare l’ente esponenziale della professione.
La lista di Guaglianone ha prevalso nettamente, con circa 700 voti di scarto su quella contrapposta, che è comunque riuscita a intercettare un buon numero di consensi puntando soprattutto sull’insoddisfazione e lo scontento prodotti dalle criticità della professione e contando anche, probabilmente, sul dividendo solitamente garantito dall’effetto-novità. Proprio le criticità, ovviamente, sono state la “colonna sonora” della campagna elettorale, insieme alle proposte che le due liste hanno avanzato per superarle. E, in tutta evidenza quelle della lista Insieme sono state ritenute più efficaci e credibili da più del 60% dei votanti, assicurando la vittoria a Guaglianone e al suo gruppo (nella foto del titolo), che mette insieme rappresentanti di tutte le componenti professionali, ha un’eta media di poco più di 50 anni, è attento al genere – otto dei 18 componenti sono donne – e unisce all’esperienza (Guaglianone ha alle spalle due consiliature come vicepresidente dell’Ordine, dopo aver iniziato come consigliere, carica che hanno rivestito in passato anche altri membri del nuovo Consiglio direttivo) una forte carica di entusiasmo e innovazione.
Un mix che, al momento della scelta, ha convinto i farmacisti romani. Qui di seguito tutti i nomi dei “cavalieri” che – premiati dal voto dei colleghi – dovranno “fare l’impresa” di guidare l’Ordine romano nella sua attività di tutela e sviluppo della professione, con il dettaglio delle cariche attribuite nella prima riunione del Consiglio direttivo tenutasi ieri sera: Guaglianone sarà affiancato dalla vicepresidente Maria Grazia Mediati, dal segretario Vladimiro Grieco e dal tesoriere Valeria Annecchiarico. Completano la squadra i consiglieri Antonino Annetta, Alessandra Blasi, Paolo Gaoni, Eugenio Leopardi, Rossana Matera, Beatrice Faina, Renato Saviano, Vincenzo Serafino, Nicola Segreto, Guido Torelli e Loredana Vasselli. Il collegio dei revisori dei conti è composto da Ilaria Pontecorvi e Angela Lella, revisori effettivi, e da Jacopo Maria Purinan, supplente
“Tutto il Consiglio direttivo interpreta come un attestato di fiducia, anche personale, il voto dei giorni scorsi, reso più significativo da una partecipazione davvero stupefacente delle colleghe e dei colleghi, nei confronti dei quali non possiamo che esprimere riconoscenza e sentirci onorati e orgogliosi di appartenere alla stessa comunità professionale” è la prima dichiarazione del nuovo presidente a RIFday. “Ma io amo credere che la scelta delle iscritte e degli iscritti che hanno votato la lista Insieme sia stata in realtà molto più consapevole e matura e sia stata effettuata sulla base del programma che abbiamo presentato, fondato su un’analisi accurata e molto puntuale dei problemi da affrontare e sulle proposte per risolverli, serie e credibili perché praticabili e perseguibili. Un programma impegnativo, forse meno fascinoso e seducente delle facili quanto velleitarie promesse che normalmente fioccano in campagna elettorale, ma che i colleghi hanno dimostrato di apprezzare e di voler concorrere a realizzare, confermando una volta di più che la nostra è una professione seria fatta da professioniste e professionisti serie. L’Ordine sono loro, tutti loro, prima e più ancora di chi è chiamato a rappresentarlo” scandisce Guaglianone.
“E proprio loro, gli iscritti – tutti gli iscritti, anche quelli che non hanno partecipato al voto o hanno votato l’altra lista – saranno il riferimento costante della gestione dell’Ordine nel quadriennio 2024-28” conclude il nuovo presidente. “Il prossimo sarà il consiglio direttivo di tutta la professione, non di una sua parte: è nato per questo e questo farà, cercando con tutto l’impegno di cui sarà capace di centrare gli obiettivi che abbiamo indicato quando ci siamo proposti alle colleghe e ai colleghi”.
Parole che guardano al futuro, quelle di Guaglianone, che però non dimentica il passato, che non è fatto soltanto di errori da correggere, come ritiene sbrigativamente qualcuno, ma di saperi, esperienze e conoscenze da cui trarre lezione e ispirazione. E, al riguardo, il nuovo presidente rivolge un pensiero grato al presidente uscente, Emilio Croce, che nei giorni scorsi ha rivolto il suo saluto di commiato alla comunità professionale proprio su questo giornale.
“In quelle parole c’è l’enorme lascito che Croce lascia a tutti noi” dice Guaglianone. “Vorrei che ognuno di noi, nessuno escluso, non solo leggesse il suo saluto, ma lo conservasse, a memoria natura, per ricordarci sempre – ove mai ci accadesse la sventura di dimenticarcene – che cosa è l’Ordine professionale e soprattutto cosa è la professione di farmacista. Non ho davvero bisogno di molte parole, per esprimere al presidente che mi ha preceduto tutta la gratitudine che gli debbo: è a lui che devo tutto quel che so in materia ordinistica. E sono certo che non se ne avrà a male se – anche nel momento del passaggio di testimone – mi azzardo a rubargli ancora qualcosa, le ultime bellissime parole e la ‘certezza nel cuore’ con le quali, da padre nobile della professione, ha voluto congedarsi: ‘Il cammino dell’Ordine e della professione continua. E saremo noi, ognuno di noi, a decidere dove ci condurrà’, ha scritto il presidente. È la stessa certezza che deve avere nel cuore ciascuno di noi, per usarla come propellente quando capiterà di essere delusi, avviliti e stanchi. Il cammino dell’Ordine e della professione continua, e camminerà sulle gambe di ognuno di noi. Non dimentichiamolo mai e camminiamo insieme: se lo faremo, sono sicuro che sapremo superare uno alla volta ogni ostacolo e portare la professione molto lontano, proprio là dove decideremo – tutti insieme -di portarla”.