Roma, 10 dicembre – Accade in Sardegna, ed è – a suo modo – uno dei tanti indicatori del nuovo corso della farmacia italiana, sempre più inserita nel tessuto sociale non solo come presidio di salute, ma come centro di riferimento per le persone e la comunità anche nella promozione di quei valori civici e solidali che devono innervare la società.
A Guasila prima e a Cagliari poi, per una giornata – l’8 dicembre nel centro della Trexenta, il 12 dicembre nel capoluogo – due farmacie si sono proposte nelle vesti affascinanti e seducenti di esercizi della Parigi degli anni’ 20 del secolo scorso, gli anni degli artisti dell’École de Paris e dei mercanti d’arte che sciamavano tra La Rotonde, Le Dôme e La Coupole, cafés-brasseries affacciati sul Boulevard du Montparnasse, in un pulsare di fervore creativo animato – solo per fare qualche nome tra i più noti – da artisti del calibro di Henri Matisse, Pierre Bonnard, Fernand Léger, Pablo Picasso, Marc Chagall e Amedeo Modigliani.
Le farmacie Ancona di Guasila e Rizzo di Cagliari hanno infatti deciso di proporsi sotto le mentite ma affascinanti spoglie di Bistrot Lazartigue, proponendo ai loro ospiti una suggestiva esperienza fuori dal tempo. A Guasila l’appuntamento si è già svolto domenica scorsa, festa dell’Immacolata, durante la manifestazione Saboris Antigus, mentre nella farmacia Rizzo di Cagliari (via Abruzzi 53) avrà luogo il prossimo 12 dicembre, vigilia di Santa Lucia, a partire dalle ore 18.
L’iniziativa, secondo quanto riferiscono le cronache locali, è nata con l’obiettivo di restituire una plastica testimonianza della dimensione di luogo vitale di incontro, di scambio e di condivisione anche sociale e culturale che la farmacia ha avuto in molti periodi della storia. Per farlo, si è appunto scelto di puntare sul fascino retrò della Parigi degli “Anni folli” (così venivano definiti gli anni ’20 della Villa Lumiere), confidando nel richiamo positivo di un’epoca caratterizzata da un eccezionale fermento intellettuale che è stato il brodo di coltura della modernità.
Ma il progetto (realizzato in collaborazione con Lazartigue, marchio francese di trattamenti per capelli) è nato anche dal desiderio di fondere l’eleganza francese con il calore della Sardegna nel clima magico e inimitabile del periodo natalizio. Un’occasione, in ogni caso, che le farmacie Ancona e Rizzo hanno voluto cogliere per sottolineare una delle caratteristiche più profonde dell’identità della farmacia, ovvero la sua compenetrazione nel tessuto sociale e la sua vocazione socialmente responsabile, che nelle comunità locali la rende certamente protagonista nella tutela della salute dei cittadini e imprescindibile punto di riferimento nella promozione del benessere a 360 gradi delle persone, ma anche centro propulsivo di coesione sociale.
Molti di quei 360 gradi sono infatti occupati dall’attenzione alla relazione umana e dalla disponibilità a occuparsi davvero dell’altro, negli infiniti modi che ciò implica, che contemplano non solo rigore, professionalità e calore nel servizio professionale, ma anche “ingredienti” come il sorriso, l’atteggiamento aperto e accogliente, la battuta di spirito quando occorre e anche, perché no?, la proposta di iniziative suggestive come una “escursione” in un altro tempo. Come gli “anni folli” della Parigi del secolo scorso, per esempio…