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mercoledì 12 Febbraio 2025
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Studio USA rivela impatto dei farmaci anti-obesità sulla riduzione del consumo di alcol

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Roma, 13 dicembre – I farmaci anti-diabetici e anti-obesità potrebbero avere anche effetti  anche quello di farmaci anti-alcol? La domanda nasce spontanea dopo che un team di ricercatori statunitensi hao scoperto che i bevitori moderati e pesanti erano i più propensi a ridurre il consumo di alcol mentre utilizzavano qualsiasi tipo di farmaco anti-obesità.

Un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open ha rivelato che l’uso di farmaci anti-obesità (Aom) non solo ha supportato la perdita di peso ma ha anche ridotto il consumo di alcol in circa la metà dei partecipanti.

Lisa Miller MateroLa ricerca, guidata da Lisa Miller-Matero (nella foto),  direttore associato della ricerca sui Servizi sanitari di Henry Ford Health, si aggiunge al numero crescente di studi su un possibile impiego di farmaci come Ozempic e Wegovy nel trattamento dei disturbi legati all’uso di sostanze. Miller-Matero ha sottolineato che questo studio si distingue da ricerche precedenti per l’inclusione di una varietà di farmaci anti-obesità e l’analisi dei cambiamenti nell’uso di alcol tra le persone che riferivano un consumo occasionale.

Altri studi avevano principalmente focalizzato gli agonisti del recettore del peptide simile al glucagone-1 (Glp-1 RAs) tra individui con disturbi legati all’uso di sostanze. In questo studio, sono stati confrontati Glp-1 RAs con metformina e bupropione/naltrexone, ovvero altri farmaci anti-obesità.

I ricercatori hanno esaminato le abitudini di consumo di alcol di 14.000 membri di WeightWatchers (noto e diffusissimo metodo finalizzato al dimagrimento e al successivo mantenimento del peso ideale), che hanno iniziato a prendere un Aom tra gennaio 2022 e agosto 2023 e hanno rifatto la stessa prescrizione tra ottobre 2023 e novembre 2023. Coloro che bevevano a livelli più alti, o considerati comunque pericolosi, ha sottolineato Miller-Matero, avevano una maggiore probabilità di ridurre il consumo di alcol.

Prima di iniziare la terapia, ai partecipanti è stato chiesto il loro consumo settimanale medio di alcol, suddiviso in categorie leggero, moderato e pesante. Circa 7.500 partecipanti che consumavano alcol hanno dichiarato di aver ridotto la loro categoria di consumo, con la maggiore riduzione tra i bevitori moderati e pesanti. Tutti i tipi di Aom sono stati associati a una riduzione del consumo di alcol. Le persone che hanno utilizzato Aom hanno riportato una diminuzione del desiderio di alcol o effetti negativi dopo il consumo, scoraggiando così l’interesse per l’alcol.

Ulteriori ricerche, ha spiegato Michelle Cardel, altra autrice dello studio e chief nutrition officer di WeightWatchers, potrebbero chiarire se i farmaci abbiano influenzato la diminuzione del consumo di alcol o se i partecipanti abbiano modificato le loro abitudini a causa di scelte di vita più salutari.

Secondo Miller-Matero, in ogni caso, i risultati giustificano ulteriori ricerche sull’uso di farmaci anti-obesità per il trattamento dei disturbi legati all’uso di sostanze. Non bisogna peraltro dimenticare che esistono già dei trattamenti farmacologici per le persone che lottano contro la dipendenza dagli alcolici: alcuni di questi medicinali sono il naltrexone, il disulfiram e l’acamprosato. Tuttavia, il loro utilizzo non è ancora diffuso: negli Stati Uniti, meno del 2% dei pazienti con disturbo da uso di alcol (Aud) assume tali farmaci. Le cose cambierebbero, con l’eventuale disponibilità di nuovi prodotti specificamente dedicati all’Aud?

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