Roma, 19 dicembre – In un comunicato stampa ufficiale dell’Arma diffuso il 17 dicembre, si dà notizia che alle prime luci dell’alba della stessa giornata i carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale hanno arrestato – sulla base dell’ordinanza di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Roma – quindici persone gravemente indiziate, a vario titolo, di una serie di furti, rapine e ricettazione con il modus operandi della cosiddetta “spaccata” ai danni di aziende e esercizi commerciali. La modalità, per intenderci, utilizzata qualche giorno fa, sempre a Roma, ai danni della Farmacia Pamphili (RIFday ne ha riferito in questo articolo).
Su tre dei 15 arrestati grava anche l’ipotesi di reato di tentato omicidio aggravato nei confronti di tre carabinieri: armati di mazze e spranghe, lo scorso 14 febbraio, avevano asserragliato presso il campo nomadi di Villalba di Guidonia una pattuglia composta da tre militari dell’Arma, bloccando il loro mezzo con una barricata stradale e colpendolo violentemente con un autocarro, per poi speronarlo fino a provocarne il capovolgimento su un fianco.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno avuto origine dall’analisi, da parte dei Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Roma Trionfale, di alcuni furti aggravati con il metodo della cosiddetta “spaccata” messi a segno nella Capitale. Successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine a 11 episodi tentati e consumati di spaccate nelle province di Roma e Viterbo, nell’arco temporale tra il 12 novembre 2022 e 27 gennaio 2024.
Nel corso dell’operazione, informa la nota dei carabinieri, sono state eseguite anche 17 perquisizioni nei confronti degli indagati con l’ausilio di personale del Comando Gruppo Carabinieri di Frascati. Gli stessi Cc hanno cura di precisare che, in considerazione dello stato del procedimento, gli indagati devono in ogni caso considerarsi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.
Non si può sapere, al momento, se tra le 15 persone oggetto dei provvedimenti restrittivi, o nella fitta rete di soggetti di cui si avvalevano e che – come è emerso dalle indagini – si occupavano, oltre che di compiere materialmente i furti, dell’individuazione degli obiettivi e della successiva analisi delle vie di fuga e di garantire appoggi logistici localizzati all’interno dei campi nomadi dislocati in tutta la provincia di Roma, vi siano anche gli autori del furto vandalico ai danni della Farmacia Pamphili. L’ipotesi non può ovviamente essere esclusa in radice, ma potrà essere approfondita solo con lo sviluppo delle indagini, ancora in corso.
È importante precisare che, in considerazione dello stato del procedimento, gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva. Ma intanto va salutato con il massimo apprezzamento il successo ottenuto dai carabinieri, che hanno smantellato un’organizzazione specializzata in crimini predatori particolarmente violenti, la cui minaccia incombente sugli esercenti attività commerciali a Roma e nella sua provincia stava diventando un autentico spauracchio, anche in ragione della difficoltà di organizzare efficaci misure di difesa contro modalità di furto così distruttive.
Il confortante risultato ottenuto dai carabinieri, in ogni caso, non cambia i programmi dell’Ordine dei farmacisti di Roma, che ha affrontato il tema sicurezza due giorni fa in un suo Consiglio direttivo, confermando la decisione di accelerare e intensificare le attività su questo fronte, riaprendo il confronto sul territorio con le forze dell’ordine attraverso un programma di incontri tra farmacisti e stazioni dei carabinieri e commissariati di pubblica sicurezza in diverse parti della città, al fine di acquisire sempre maggiori conoscenze e consapevolezza sulla prevenzione e la protezione dai crimini predatori, trasmettendo al contempo ai rappresentanti dell’ordine pubblico tutte i segnali e le informazioni che una “sentinella” del territorio come la farmacia può certamente cogliere – soprattutto se adeguatamente istruita a farlo – relativamente a situazioni e comportamenti potenzialmente sospetti e a rischio.
La questione sarà al centro di un confronto che i vertici dell’Ordine avranno quanto prima con i responsabili provinciali dell’Arma e della Pubblica sicurezza, ma intanto la Commissione Sicurezza dell’Ordine, coordinata dal consigliere Guido Torelli, coadiuvato da Umberto Paolucci, sta già occupandosi delle fasi istruttorie per l’avvio, all’inizio del prossimo anno, di un nuovo ciclo di incontri mirati sul territorio.