Roma, 30 dicembre – Ancora una rapina a mano armata ai danni di una farmacia romana, consumata con modalità violente da due criminali senza scrupoli che non hanno esitato a fare fuoco dentro l’esercizio e a colpire con il calcio della pistola uno dei dipendenti, poi trasportato all’ospedale Sandro Pertini per le cure del caso. Il drammatico assalto predatorio è avvenuto nella serata di venerdì 27, intorno alle 20, quando i due criminali hanno fatto irruzione a volto coperto nella Farmacia Istria, nell’omonima piazza del quartiere Trieste, armati di fucile e pistola, intimando minacciosamente (con accento straniero, secondo le testimonianze) l’immediata consegna dell’incasso alla titolare dell’esercizio Alessandra Grappasonni e ai collaboratori presenti.
L’aggressione è stata violenta e le armi puntate contro le persone hanno generato attimi di autentico terrore, che ha raggiunto l’apice quando uno dei due criminali si è impossessato anche della borsa di una collaboratrice, provocando la reazione in difesa della collega di un altro dei dipendenti presenti, reazione però stroncata da un violento colpo alla testa inferto dal bandito con il calcio della pistola, mentre il complice frantumava uno degli espositori dell’esercizio esplodendo un colpo di fucile a pallini. Quindi la fuga.
Subito dopo l’allarme, sono arrivati sul posto i carabinieri del nucleo operativo Parioli, quelli di viale Eritrea e il nucleo investigativo della VII sezione di via in Selci, che si sono subito messi al lavoro per cercare di ricostruire l’accaduto, acquisendo anche i video dalle telecamere di sicurezza della farmacia e delle strade adiacenti al Quartiere Africano e al Quartiere Trieste, alla ricerca di dettagli utili per l’identificazione dei due rapinatori.
Immediata la solidarietà della professione ai colleghi vittime del grave atto predatorio, espressa dal presidente Giuseppe Guaglianone, che già nella prima mattina di sabato ha fatto pervenire alla dottoressa Grappasonni la vicinanza del Consiglio direttivo dell’Ordine e dell’intera comunità professionale, informandosi sulle condizioni (per fortuna non preoccupanti) del ferito.
A colpire, nella rapina ai danni della Farmacia Trieste, è soprattutto la violenza manifestata dai banditi, che non hanno esitato a colpire duramente uno dei presenti e addirittura a esplodere un colpo di fucile, sia pure non all’indirizzo di persone: la rosa dei pallini, oltre a frantumare l’espositore, ha perforato le confezioni dei prodotti esposti al suo interno e nelle immediate vicinanze, rendendoli ovviamente inutilizzabili.
Quel che preoccupa è proprio l’escalation di barbarie nel mettere a segno i colpi, chiaramente emersa anche dal devastante furto con spaccata messo a segno nella notte tra il 13 e 14 dicembre ai danni della Farmacia Pamphili, sempre a Roma. Da qui la necessità di intensificare le attività finalizzate a garantire condizioni di maggiore sicurezza per le farmacie, che – ricorda Guaglianone – “non sono solo attività economiche: sono un punto di riferimento per i cittadini, soprattutto nei quartieri, e difenderle è una priorità assoluta, non solo nostra ma anche delle istituzioni e delle forze dell’ordine”.
A inizio gennaio incontro Questura-Ordine di Roma
Forze dell’ordine con le quali, peraltro, esiste un’interlocuzione continua e un fattivo rapporto di collaborazione, finalizzato a sensibilizzare la categoria e a rafforzare i protocolli di sicurezza attraverso percorsi condivisi e azioni concrete. Al riguardo, è già in calendario un incontro con il questore di Roma Roberto Masucci (nella foto) e i suoi collaboratori, che riceveranno nei primi giorni di gennaio il presidente Guaglianone e il coordinatore della Commissione Sicurezza dell’Ordine Guido Torelli per fare il punto della situazione e studiare nuovi programmi per mettere a punto comportamenti, modi e mezzi che possano essere utili nella prevenzione e nel contrasto delle aggressioni criminali a danno delle farmacie.
Anche se ogni atto criminale subito dalle farmacie alimenta un comprensibile sentimento di rabbia e frustrazione, non bisogna cedere alla tentazione di abbandonarsi alla rassegnazione e men che meno a reazioni scomposte: l’intenso lavoro che l’Ordine professionale e altre sigle, a partire da Federfarma Roma, hanno condotto negli ultimi anni contro il fenomeno rapine ha concorso a produrre risultati importanti, come attestano le rilevazioni, sia “domestiche” che nazionali. L’ultimo rapporto Ossif-Abi sulla sicurezza degli esercizi commerciali, ad esempio, attesta che il picco di 1256 rapine ai danni delle farmacie raggiunto a livello nazionale nel 2013 è precipitato del 70%, portando il numero delle rapine nel 2023 a un totale di 362. Notevolmente diminuito anche l’indice di rischio-rapine delle farmacie, un tempo considerate alla stregua di bancomat da parte della criminalità predatoria: se nel 2023 il numero indice di rapine ogni 100 farmacie era 7, nel 2023 è stato appena di 1,8.
Fenomeno rapine a Roma, i dati degli ultimi tre anni
Anche i dati riferiti a Roma, forniti dalla compagnia di assicurazioni AssiParioli, che assiste ben 850 della farmacie del territorio e tiene sotto costante monitoraggio la situazione, confermano una diminuzione del fenomeno-rapine notevolmente attenuatosi nel triennio 2022-2024 rispetto ai picchi raggiunti negli anni prima del 2022. Il numero di rapine a mano armata denunciate rispettivamente negli anni 2022 e 2023 sono rispettivamente 14 e 13, tornando leggermente a salire nel 2024 (14 da gennaio a settembre, ma vanno ovviamente aggiunti gli ultimi casi). Sono ovviamente sempre troppe, ma decisamente in numero decisamente inferiore a quelle che si verificavano fino al 2021, quando erano addirittura il triplo.
Quel che è certo è che la criminalità – come abbiamo già avuto occasione di scrivere – non demorde e trova nuove, diverse e purtroppo più brutali modalità per esprimersi. E dunque serve un supplemento di impegno per attrezzare misure preventive e difensive in grado di proteggere gli esercizi e, prima ancora, chi vi lavora e le persone che usufruiscono dei loro servizi. Supplemento di impegno, garantisce Guaglianone, che l’Ordine è pronto fin da subito a mettere in campo.
“Intensificheremo i rapporti con le forze dell’ordine e in particolare con il Comando provinciale dei Carabinieri e la Questura di Roma per ragionare insieme, nel consueto spirito di fattiva collaborazione, su eventuali nuove strategie e misure a protezione del servizio farmaceutico” afferma al riguardo il presidente dell’Ordine. “E questo perché le aggressioni di presidi sanitari che lavorano ogni giorno per tutelare la salute delle persone sono inaccettabili, perché non danneggiano solo una categoria professionale, ma tutti i cittadini – in particolare quelli più deboli e fragili – che del servizio quotidiano di quei presidi hanno assoluta necessità”.
Guaglianone conclude rinnovando l’appello a un impegno corale dell’intera categoria: “Sul terreno della sicurezza servono saldezza e unità di intenti, per alzare il livello di attenzione al fine di prevenire e contrastare ogni atto di violenza a danno delle farmacie. E quel che posso garantire è che in questa direzione, insieme a tutte le forze dell’ordine e alle altre istituzioni, continueremo a impegnarci a lavorare. Con più determinazione di prima”.