Roma, 20 gennaio – Quando c’è la salute c’è tutto, recita un vecchio adagio, che sembra essere profondamente radicato nel sentire collettivo degli italiani. Lo confermano i risultati di un recente sondaggio d’opinione svolto dall’Istituto Piepoli per gli Stati generali della comunicazione per la salute, promossi da Federsanita e PaSocial all’Inmi Spallanzani di Roma. Dal quale emerge appunto che la sanità è la principale priorità degli italiani, seguita dalla situazione economica e occupazionale, mentre i ritardi nelle liste d’attesa sono il problema principale della sanità per un italiano su due.
I giovani (30%) vedono nella sanità la priorità delle istituzioni nel 2025, anche più del lavoro e della sicurezza. Il medico di famiglia mantiene la fiducia dei cittadini (81%), arrivando anche all’88% tra gli over 55. Gli italiani, soprattutto i giovani, guardano anche con fiducia a un maggior impiego della sanità digitale, il 51% vede un impatto positivo sul settore e quasi uno su due si farebbe una visita medica da remoto.
“Gli italiani hanno fiducia nella sanità pubblica, anche se lamentano come le liste d’attesa siano il problema da risolvere” dichiara ad Adnkronos Salute Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli (nella foto). “Dal sondaggio emerge che non è vero che i giovani non si interessano al tema. Hanno meno bisogno di esami e visite, ma capiscono l’importanza del Ssn e soprattutto sono favorevoli a un maggior impiego del digitale, ad esempio per il tele-consulto che è visto come una possibilità per snellire le liste d’attesa”.
Il tema scelto per questa edizione 2025 degli Stati generali è Contro narrazione. La comunicazione che fa buona sanità. Nel contesto odierno – osservano i promotori – la comunicazione in sanità gioca un ruolo cruciale nel plasmare le percezioni pubbliche, influenzare i comportamenti e promuovere una cultura di prevenzione e benessere. Tuttavia, la crescente diffusione di notizie distorte e informazioni incomplete contribuisce a generare una narrazione del funzionamento del nostro Ssn spesso imprecisa. Questo può portare a un atteggiamento di sfiducia nelle istituzioni sanitarie, cattiva informazione e scelte sbagliate da parte dei cittadini.
“Siamo felici di ospitare questo evento” dichiara Cristina Matranga (nella foto), commissario straordinario dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani Irccs di Roma. “Noi abbiamo un sistema sanitario inclusivo e universale e, infatti, abbiamo un’aspettativa di vita tra le più alte al mondo. Nonostante ciò, abbiamo una narrazione sulla sanità concentrata sugli aspetti più negativi come le liste di attesa, i pronto soccorso. Certo, sono temi su cui sicuramente dobbiamo lavorare tanto, ma dobbiamo lavorare anche sulla nostra capacità di comunicare una sanità positiva che esiste dato che siamo uno dei Paesi con gli output migliori. Il tema scelto da Federsanità è, quindi, quanto mai appropriato e opportuno, sul quale vale la pena ragionare, parlare, confrontarci“.