Roma, 21 gennaio – I dati emersi dal 21° Rapporto nazionale sulla Sperimentazione Clinica dei medicinali in Italia 2024, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco, del quale il nostro giornale ha diffusamente riferito ieri, “offrono nell’insieme un quadro di luci e ombre, dal quale emerge chiara una prevedibile difficoltà iniziale nell’applicazione di modalità organizzative diverse e più complesse. Tuttavia, l’Italia è riuscita a garantire una buona tenuta del sistema, anche se non in maniera omogenea per le varie tipologie di sperimentazioni”.
Questa l’analisi del presidente dell’agenzia regolatoria nazionale, Robert Nisticò (nella foto) “Nel dettaglio, il settore delle sperimentazioni profit ha maggiormente beneficiato delle semplificazioni amministrative” spiega in una nota Nisticò. “La ricerca no profit ha dimostrato una tenuta meno solida, non solo in Italia, ma in tutta l’Unione europea”.
“Del resto già nel corso del 2022 era emerso come i promotori no profit avrebbero subito i maggiori contraccolpi” argomenta il presi9dente di Aifa. “Proprio per gestire al meglio queste potenziali criticità nel corso del 2023, sono state attivate dal network delle Agenzie europee, insieme alla Commissione europea e all’Ema, una serie di iniziative pensate per il settore no profit, ascoltando anche la voce degli stakeholder, pazienti per primi, in modo da contribuire a rendere lo scenario europeo più attrattivo”.