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martedì 11 Febbraio 2025
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Eurostat, Italia al 2° posto Ue per farmacisti in esercizio: sono135 ogni 100mila abitanti

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Roma, 24 gennaio – Nell’Unione europea operavano professionalmente nel 2022 più di 363.000 dentisti, oltre 418.000 farmacisti e circa 626.000 fisioterapisti.

È il principale highlight delle statistiche sul personale sanitario pubblicate da Eurostat lo scorso mese di dicembre (il draft è disponibile qui) ed espressamente riferite, appunto, a  dentisti, operatori sanitari e farmacisti.

Proprio questi ultimi sono, per ovvi motivi, il soggetto di maggior interesse: come già anticipato in premessa, dai dati dell’Ufficio statistico dell’Unione europea nel 2022 risultavano al lavoro nei Paesi Ue 418.456 farmacisti, professionisti che – sintetizza Eurostat in modo un po’ spiccio, “immagazzinano, conservano, preparano, dispensano e vendono medicinali, indipendentemente da dove forniscono questi servizi. Possono anche fornire consigli sull’uso corretto e sugli effetti avversi di farmaci e medicinali in seguito a prescrizioni rilasciate da medici e altri operatori sanitari”. 

Molto più interessanti della definizione risultano essere le cifre, che attribuiscono alla piccola Malta il numero più alto di farmacisti praticanti, 151,6 ogni 100.000 abitanti. Seguono l’Italia con 135,6 (dati stimati) e il Belgio con 132,5. A leggere le cifre in absoluto, senza contestualizzarle, qualcuno potrebbe chiedersi come mai, allora, nel nostro Paese si registri una carenza di questi preziosi professionisti, soprattutto nelle farmacie. Ma lo stesso Eurostat chiarisce che i numeri dei farmacisti in esercizio contemplano tutti gli ambiti professionali e le realtà lavorative in cui operano. E ciò sembrerebbe confermare che il problema, in Italia,  è evidentemente proprio la scelta di preferire soluzioni alternative al lavoro in farmacia.

Il minor numero di farmacisti si registra nei Paesi Bassi, dove nel 2022 operavano solo 21,9 professionisti ogni 100.000 abitanti; Numeri bassi anche in Danimarca (58,1, ma i dati sono riferiti al 2021) e Germania (67,3).

Per quanto riguarda le due altre professioni, la densità maggiore di dentisti si registra in Grecia (133,2 ogni 100.000 abitanti) e Portogallo (120,6), seguiti da Cipro (119,4 dentisti ogni 100.000 abitanti). Livelli medi per l’Italia (89,21) e densità decisamente più basse per  Slovacchia (54,7), Malta (50,8) e il fanalino di coda Irlanda (solo 45,1 ogni 100mila abitanti).
La distribuzione relativa dei fisioterapisti nei singoli Paesi dell’Unione europea risultava nel 2022  più diversificata rispetto a quella di dentisti e farmacisti, variando dagli oltre 200 di Germania (235,1 ogni 100.000) e Belgio (220,5) e dai quasi 200 (198,1 dei Paesi Bassi) fino ai 14,2 ogni 100mila abitanti della Romania, fanalino di coda preceduto da Bulgaria (26,8) e Slovacchia (41,0). L’Italia ha numeri decisamente più alti (109,2) ma è comunque ben al di sotto della media Ue (140 fisioterapisti ogni 100 mila abitanti).
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