Roma, 31 gennaio – In poco meno di un anno, l’Aifa è riuscita a ridurre in modo considerevole i tempi per la presentazione e l’approvazione dei dossier farmaceutici. A comunicarlo è una nota della stessa agenzia nazionale del farmaco, pubblicata ieri sul sito istituzionale.
“La riduzione dei tempi è un primo segnale del fatto che la riforma dell’Aifa sta funzionando” afferma il presidente dell’authority regolatoria Robert Nisticò (nella foto) “e questo significa velocizzare l’accesso ai farmaci innovativi da parte dei cittadini. Di questo importante risultato va dato merito al lavoro svolto da tutta la Commissione scientifica ed economica dell’Agenzia”.
Secondo il monitoraggio pubblicato sul portale Aifa, c’è stata una rilevante riduzione della durata delle procedure di ammissione alla rimborsabilità del Ssn sottoposte alla valutazione della Commissione scientifica ed economica (Cse) dell’Agenzia. I tempi trascorsi dall’apertura della pratica all’esame in Cse si sono quasi dimezzati, passando da 262 giorni circa nelle prime tre sedute della Commissione (aprile-maggio 2024) a 136 nelle ultime tre sedute (novembre 2024-gennaio 2025).
Si registra dunque una diminuzione del 48%, che arriva a -60% considerando l’ultima seduta della Cse. Il monitoraggio ha analizzato un range variabile di 140-190 procedure in ogni seduta della Commissione da quando si è insediata, relative a diverse tipologie negoziali: nuove entità chimiche e biologiche, farmaci orfani, estensioni delle indicazioni terapeutiche, generici, nuovi confezionamenti, rinegoziazioni dei prezzi.
“I dati evidenzia no un trend in costante miglioramento” commenta il direttore tecnico scientifico dell’Aifa, Pierluigi Russo (nella foto) “che fa ben sperare per un’ulteriore riduzione dei tempi delle procedure e un più rapido accesso dei cittadini ai farmaci rimborsati dal Servizio sanitario nazionale”.
L’andamento positivo si conferma anche considerando le procedure con una lunga durata e che, anche a causa del periodo di sospensione avuto durante i primi mesi del 2024, sono state ereditate dalla precedente organizzazione dell’Agenzia, basata su due commissioni separate che in passato si occupavano, da un lato, dei prezzi e dei rimborsi, e dall’altro dell’immissione in commercio dei nuovi farmaci.