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mercoledì 12 Febbraio 2025
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USA, i Cdc costretti a rimuovere specifiche gender da linee guida su vaccini e Hiv

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Roma, 4 febbraio – Il presidente USA Donald Trump, con un ordine esecutivo, ha chiesto la rimozione di contenuti considerati come promotori di “ideologie di genere” dal sito web dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), che si sono così visti costretti a rimuovere o modificare numerose risorse online riguardanti temi legati alla comunità transgender, all’identità di genere e all’equità, come espressamente richiesto da una direttiva dell’Ufficio di Gestione del Personale del governo federale in linea con l’ordine esecutivo presidenziale.

Secondo quanto riferisce il Washington Post, la direttiva ha comportato la rimozione di pagine web molto importanti per la salute pubblica, comprese risorse educative sul test Hiv per persone transgender, linee guida sull’uso di farmaci per prevenire l’Hiv e materiali dedicati al sostegno della salute dei giovani Lgbtq+.

Rimossa anche una pagina sulle vaccinazioni, che includeva informazioni sulla vaccinazione contro il virus mpox, consigliata per gruppi a rischio tra cui persone transgender, non binarie o di genere diverso. Sebbene la pagina specifica sulle vaccinazioni sia stata ripristinata il giorno seguente, è stata eliminata ogni menzione al vaccino contro l’mpox.

Oltre alle pagine informative, anche set di dati e indagini fondamentali per il monitoraggio della salute pubblica sono stati cancellati. Tra questi, il Youth Risk Behavior Surveillance System (Yrbs), una ricerca condotta biennalmente per esaminare i comportamenti legati alla salute degli adolescenti, è stato oscurato sul sito del Cdc. A pagarne le conseguenze potrebbero essere i ricercatori, che da decenni fanno affidamento su questi dati per studiare tendenze nelle comunità vulnerabili. Ad esempio, le informazioni sul tasso di suicidio tra i giovani transgender e sulle problematiche legate alla salute mentale, come la depressione e l’uso di sostanze, sono state parzialmente compromesse.

Un altro aspetto significativo delle modifiche riguarda la terminologia utilizzata. Il personale del Cdc è stato istruito a modificare i testi esistenti per eliminare riferimenti al concetto di “equità” e a rimuovere parole legate alla diversità di genere, come “transgender”, “nonbinary”, “Lgbt+” e “gravidanza” (quando riferito a persone non cisgender). In alcuni casi, i termini come “genere” sono stati sostituiti con “sesso”, e sono stati eliminati i riferimenti a persone “gravidiche” o “pazienti transgender”. Questa modifica ha portato anche a una revisione delle politiche relative alla prescrizione di farmaci preventivi contro l’Hiv, come la profilassi pre-esposizione, che prima venivano fornite con linee guida esplicite per la comunità transgender.

La rimozione di dati cruciali potrebbe avere gravi implicazioni per la salute pubblica, scrive il Post. La capacità di monitorare l’impatto delle malattie sessualmente trasmissibili, come l’Hiv, e di comprendere le disparità sanitarie nelle comunità vulnerabili dipende dalla raccolta e analisi di dati completi. Se i dati relativi all’identità di genere e all’orientamento sessuale vengono eliminati, diventa più difficile identificare le aree ad alto rischio e indirizzare le politiche sanitarie in modo mirato ed efficace.

Queste modifiche sono state fortemente criticate da esperti di salute pubblica, ricercatori e attivisti. Molti ritengono che la rimozione di dati e la modifica del linguaggio siano un passo indietro nelle politiche sanitarie inclusive. Scout (nella foto), direttore esecutivo della National Lgbqi+ Cancer Network, ha sottolineato che senza dati specifici sulle disuguaglianze sanitarie che colpiscono la comunità Lgbtq+, sarà più difficile implementare politiche efficaci per la prevenzione dei suicidi e per garantire l’accesso equo a cure mediche di qualità.

Secondo Steven Woolf, direttore emerito e senior adviser al Centro su Società e salute della  Virginia Commonwealth University, la rimozione di informazioni cruciali sulle problematiche di salute mentale tra i giovani transgender è particolarmente preoccupante. Le statistiche mostrano che quasi tre quarti dei giovani transgender descrivono la loro salute mentale come scarsa, e uno su cinque ha pensieri suicidi. Questi dati sono essenziali per comprendere la portata della crisi e per sviluppare interventi mirati.

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