Roma, 10 febbraio – Il Consiglio nazionale della Fofi, riunitosi a Roma il 7, 8 e 9 febbraio all’Auditorium dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, ha eletto i suoi vertici per il prossimo quadriennio. I risultati sono giù stati notificati ufficialmente al ministero della Salute e tutte le autorità competenti. Questa la composizione del nuovo organo esecutivo federale per il quadriennio 2025-2029. Andrea Mandelli, presidente (nella foto); Luigi D’Ambrosio Lettieri, vicepresidente; Maurizio Pace, segretario; Mario Giaccone, tesoriere. Consiglieri: Luciano Diomedi, Andrea Giacomelli, Giuseppe Guaglianone, Maximin Lebl, Paolo Manfredi, Maurizio Manna, Angela Daniela Musolino, Gianfranco Picciau, Francesco Rastrelli, Federico Realdon, Giovanni Zorgno.
Il collegio dei revisori di conto risulta composto dai revisori effettivi Anna Olivetti e Roberto Pennacchio e dal supplente Sigismondo Rizzo.
Le novità rispetto al precedente assetto riguardano gli ingressi in Comitato centrale del presidente dell’Ordine di Roma Giuseppe Guaglianone (nella foto), di Andrea Giacomelli (Pistoia), Angela Daniela Musolino (Reggio Calabria) e Federico Realdon (Verona).
Gli esiti del voto hanno premiato una logica di sostanziale continuità, confortando la scelta di proseguire nella rotta fin qui seguita dalla Federazione professionale nelle sue scelte di rappresentanza, che seguiranno nel prossimo quadriennio il percorso seguito fin qui, come chiaramente annunciato dal presidente Mandelli nella sua relazione al Comitato centrale. Le key words saranno inevitabilmente le stesse dei quattro anni appena passati: cambiamento, trasformazione. Il ciclone Covid è stato il gigantesco acceleratore di un processo di un’autentica mutazione della professione che ancora deve essere portato a compimento.
“Il cambiamento è stato rapido e per di più innescato da mutamenti di scenario ancora più estremi, a partire dalla pandemia. ci siamo evoluti e rafforzati, perché alla difesa delle nostre prerogative abbiamo anteposto la tutela del bene comune” ha detto Mandelli in Consiglio nazionale. “Il grande obiettivo, per il quale sono orgoglioso di chiedere nuovamente la vostra collaborazione, fiducia e alleanza per i prossimi anni, è quello di non fermarci, di continuare a cambiare secondo questi criteri. Dobbiamo evolverci ancora con tenacia, flessibilità e l’intelligenza di chi sa che il proprio percorso di trasformazione non è fine a se stesso, ma è al servizio di un bene più grande, dal valore inestimabile”.
“Non si tratta solo di colmare divari, di accorciare distanze, ma direi di correre incontro, con tempestività, ai bisogni delle persone. Il lavoro, dunque, non finisce qui”.
La conferma alla presidenza federale fornisce a Mandelli la possibilità di continuarlo e di affrontare la sfide future “con lo stesso spirito di innovazione, collaborazione e dedizione che ha caratterizzato questi anni“.