Roma, 17 febbraio – L’ultimo rapporto RespiVirNet dell’Iss, riferito alla sesta settimana del 2025, conferma il calo del numero di casi di sindromi simil-influenzali (Ili) nel nostro Paese, scesi al 14,8 per mille assistiti contro il 16,9 della scorsa settimana e il 17,6 di quella ancora prima, la quarta dell’anno, che ha segnato il picco della stagione influenzale 2024-25.
Il numero dei contagi, però, resta importante: nella settimana dal 3 al 9 febbraio i casi stimati di Ili rapportati all’intera popolazione italiana sono stati circa 872mila, che portano il totale ad avvicinarsi agli 11 milioni (10,74 milioni di casi) a partire dall’inizio della sorveglianza. Le Regioni maggiormente colpite risultano essere Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna. Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica
L’incidenza, si legge nel bollettino dell’Iss rilasciato il 14 febbraio, è in diminuzione in tutte le fasce di età anche se maggiormente nei bambini sotto i cinque anni, dove è scesa a 37,3 casi per mille assistiti dopo 42,8 registrati nella settimana precedente.
La sorveglianza RespiVirNet evidenzia che, come di consueto, anche nella sesta settimana 2025 il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori: sul totale dei campioni analizzati, a quelli risultati positivi per influenza(il 30%, contro il 328% della settimana precedente), si affiancano anche il 9,7% di campioni risultati positivi per Rvs, l’1,6% per Sars CoV-2, il 4,5% per rhinovirus e percentuali minori per coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, meta-pneumovirus, adenovirus, bocavirus e virus para-influenzali.
A oggi, sul portale RespiVirNet non è stato segnalato nessun campione positivo per influenza di tipo A “non sottotipizzabile” per i virus influenzali stagionali e/o appartenente ad altro sottotipo (es. A/H5).