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martedì 11 Novembre 2025
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Farmacia dei servizi, Borachia: “Liguria, attiva una farmacia su due, ora serve continuità”

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Roma, 11 novembre – Magari gioca un ruolo anche la sua situazione demografica di Regione più longeva d’Italia e con l’età media più alta dei suoi residenti, ormai giunta a sfiorare i 50 anni, fattori che ovviamente incidono sulle necessità di assistenza e cura. Quel che è certo è che la Liguria è stata, fin dall’inizio, la Regione che più di ogni altra ha creduto e investito nel modello di “farmacia dei servizi”. E a farlo, adottando una (rara) formula di produttiva collaborazione finalizzata in via esclusiva ad assicurare ai cittadini migliori livelli di assistenza, sono stati sia le istituzioni regionali sia le sigle di rappresentanza delle farmacie, con Federfarma Liguria in testa.

Proprio il sindacato regionale dei titolari, presieduto da Elisabetta Borachia (nella foto), è stato, fin dalle prime fasi della sperimentazione, il primo e più convinto sostenitore della validità del modello, adoperandosi per la sua “messa a terra”. Il risultato è che una farmacia su due ha offerto almeno un servizio ai cittadini nell’ambito della sperimentazione della Farmacia dei servizi, incontrando il grande apprezzamento degli utenti.

“Tra i suoi pregi costitutivi, la farmacia dei servizi ha proprio quello di piacere ai cittadini, perché è ritagliata sui loro bisogni, e di essere oggettivamente utile al servizio sanitario pubblico” spiega Borachia. “Per questo, auspichiamo continuità di sostegno a questo innovativo modello organizzativo che vede la farmacia come presidio socio-sanitario di prossimità”.

Borachia ha fatto il punto sulla sperimentazione della Farmacia dei servizi nella sua Regione, avviata già nel 2023, intervenendo  su Filodiretto, il notiziario di Federfarma nazionale, al quale ha riferito che tra le attività più richieste in questi due anni spicca il servizio delle prenotazioni tramite Cup, disponibile nella quasi totalità delle farmacie di comunità. “Solo nel 2024, le farmacie hanno prenotato un milione di prestazioni, mentre nel 2025 hanno registrato circa 100mila cambi del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta: numeri impressionanti se si considera che la popolazione ligure è di circa 1,5 milioni di abitanti” ha raccontato a Filodiretto Borachia.

Passando dalle attività di sportello a quelle più spiccatamente sanitarie, sono stati avviati i servizi di screening del colon-retto, di controllo dell’aderenza alla terapia, di screening del diabete non noto e del controllo del profilo lipidico. Nel caso dello screening del colon-retto, la presidente del sindacato dei titolari ligure spiega che è stato attivato solo in due Asl, con il coinvolgimento di 225 farmacie, due su tre rispetto a quelle che incidono sul territorio considerato, ma capaci comunque di consegnare, ritirare e spedire in laboratorio circa 45mila campioni.

Nell’ambito del controllo dell’aderenza alla terapia, invece, “nelle 300 farmacie coinvolte, sono stati intercettati circa 3300 cittadini” riferisce Borachia, “di cui duemila per l’ipertensione, altri 500 per la broncopneumopatia cronica ostruttiva e ulteriori 800 per il diabete”.  Minore, invece, l’adesione delle farmacie alle attività di screening del diabete non noto e del controllo del profilo lipidico. Fatto che non ha tuttavia impedito di individuare un alto numero di persone a rischio, a conferma del ruolo che un presidio di prossimità come la farmacia può avere a livello di prevenzione. “Circa 150 farmacie hanno offerto il servizio sia del controllo del profilo lipidico, con 5.000 persone arruolate, sia dello screening del diabete non noto, con 7.500 arruolati” racconta la presidente di Federfarma Liguria. “Per lo screening del diabete non noto, ben 1.400 persone sono state trovate con valori di glicemia alta e circa 230 con valori molti alti, ai quali è stata effettuata la misurazione dei livelli di emoglobina glicata”.
La sperimentazione dei servizi nelle farmacie liguri non poteva ovviamente trascurare la telecardiologia: “In Liguria, circa 320 farmacie hanno messo a disposizione questi servizi e hanno effettuato circa 11mila elettrocardiogrammi, 7mila holter pressori e 11mila holter cardiaci”  ha dichiarato al riguardo Borachia. “La sperimentazione ha avuto un’accelerazione dopo che gli esami sono stati aperti a tutti i cittadini esenti, mentre inizialmente era consentita solo a chi aveva una patologia cardiaca nota. Queste prestazioni hanno sicuramente offerto un supporto alla Regione a livello di abbattimento di liste d’attesa, soprattutto per quel che riguarda gli holter cardiaco e pressorio”.
Ultimo servizio in ordine di tempo ad essere stato attivato è la Tomografia ottica computerizzata (Oct), destinata alle persone con rischio di retinopatia, come i pazienti diabetici. “La delibera è stata firmata qualche giorno fa” –afferma Borachia “e le sei farmacie coinvolte si sono dotate del macchinario. Così, in questi ultimi scampoli di sperimentazione, contiamo, con questa attività, di consumare tutti i fondi a nostra disposizione. L’esame Oct è sicuramente complesso e ha richiesto una complicata organizzazione, ma è una peculiarità a livello di servizi offerti in farmacia”.
Fuori dalla sperimentazione, invece, rientrano i servizi di vaccinazione, con la somministrazione nelle farmacie di antinfluenzale e anti-Covid. finanziati con risorse che non rientrano nel fondo destinato alla farmacia dei servizi. “Sono stati due servizi molto apprezzati dai cittadini, basti pensare che circa il 70% delle vaccinazioni anti-Covid è stato fatto in farmacia” spiega Borachia. “Per quel che riguarda l’antinfluenzale, invece, nelle prime due settimane di campagna 2025-2026, abbiamo già somministrato circa 25mila dosi”. I vaccini antiflu sono offerti in circa la metà delle farmacie sul territorio, precisa la presidente di Federfarma regionale, mentre circa un presidio su cinque offre il vaccino anti-Covid.

Ma la strada, per Borachia, è solo agli inizi e c’è ancora molto cammino da fare: in un momento di forti cambiamenti per la sanità ligure, “l’obiettivo è dare continuità alle prestazioni offerte, soprattutto quelle di telecardiologia, visto che le vaccinazioni sono finanziate separatamente rispetto ai fondi destinati alla Farmacia dei servizi”. La sperimentazione ha dato risultati evidenti sull’utilità della rete delle farmacie e dunque, spiega e conclude la presidente di Federfarma Liguria, “sarebbe un peccato che i servizi di telemedicina o di screening fossero interrotti, anche solo per qualche mese. Le farmacie hanno investito e sono pronte a proseguire e intensificare le attività, al fianco del cittadino e della Regione”.

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