Roma, 9 dicembre – La Legge Semplificazioni, definitivamente approvata il 26 novembre scorso in Parlamento, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.281 del 3 dicembre 2025 e sarà in vigore dal prossimo 18 dicembre, entrando a tutti gli effetti nel nostro ordinamento legislativo. Si tratta di un provvedimento che introduce novità importanti in ambito sanitario e, in particolare, per le farmacie, che vedono ampliato, nel solco della farmacia dei servizi, il loro ruolo di presidio sanitario di prossimità (RIFday ne ha riferito il 28 novembre in questo articolo, al quale rimandiamo).
Tra le norme del provvedimento di diretto interesse per la professione farmaceutica ricade anche la norma contenuta nell’articolo 62, volta a semplificare l’attività dei medici di medicina generale, che introduce la possibilità di prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a dodici mesi, riducendo così la necessità di ripetere continuamente le ricette, rendendo più agevole in questo modo l’accesso alle terapie degli stessi pazienti. Una novità salutata molto positivamente dalla Fimmg, la Federazione de medici di famiglia, pur se non immediatamente operativa: lo sarà infatti entro 90 giorni a partire dal 18 dicembre, previo decreto attuativo del Ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia che definirà le modalità di attuazione della norma anche al fine di garantire che non ci siano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Sempre in materia di farmaci e ricette, la Fimmg in una nota diffusa subito dopo la pubblicazione sulla G.U. della Legge Semplificazioni sottolinea anche un’altra importante innovazione, ovvero la possibilità di ottenere i farmaci prescritti “anche con documentazione di dimissione ospedaliera o referti del pronto soccorso, senza dover attendere una seconda prescrizione da parte del medico di famiglia, facilitando così la semplificazione e la continuità dei percorsi assistenziali e soprattutto coprendo i periodi festivi e prefestivi viste le numerose dimissioni del venerdì”.
Al termine dell’iter normativo, “il medico indicherà nella ricetta ripetibile la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell’arco temporale massimo di dodici mesi. Il medico – continua la nota Fimmg – potrà sospendere in qualsiasi momento, la ripetibilità della prescrizione o potrà modificare la terapia, qualora lo richiedano ragioni di monitoraggio sulla ridotta compliance del paziente, la conoscenza e stratificazione dei comportamenti di aderenza alle terapie già a disposizione nei nostri gestionali in un’ottica di appropriatezza prescrittiva finalizzata agli esiti di salute del paziente”.
“Il farmacista, ricevuta la ricetta, informerà l’assistito sulla corretta modalità di assunzione dei medicinali prescritti” conclude quindi la nota della Federazione dei medici di medicina generale “e consegnerà un numero di confezioni sufficiente a coprire trenta giorni di terapia in relazione alla posologia indicata e dovrà trasmettere la consegna al paziente del farmaco al rispettivo medico di famiglia in un’ottica di una vera collaborazione inter-professionale nell’ambito delle cure territoriali”.


