
Arriva dulaglutide: con 4 clic al postodi 100 pillole, diabete sotto controllo
Roma, 18 settembre – Quattro clic al mese, invece di circa cento pillole, per curare il diabete: è in questo modo, già definito ‘rivoluzionario’, che grazie a una innovativa ‘penna’ a base del nuovo farmaco dulaglutide si potrà tenere sotto controllo la malattia.
Si tratta della prima penna capace di garantire un controllo ottimale della glicemia con una sola somministrazione a settimana, semplice da usare e indolore, ed entro breve sarà disponibile in tutta Europa e anche in Italia, essendo in fase di valutazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco.
La novità , della quale riferisce diffusamente un “focus” dell’Ansa, arriva dallo studio internazionale AWARD-2, presentato al congresso dell’European Association for the Study of Diabetes (Easd) in corso a Stoccolma.
Lo studio, condotto su oltre 800 pazienti con diabete di tipo 2 nei quali lo stile di vita e gli ipoglicemizzanti orali non erano più in grado di tenere sotto controllo la glicemia, ha messo a confronto il nuovo principio attivo dulaglutide somministrato una volta a settimana con la tradizionale insulina iniettata una volta al giorno alla sera.
I partecipanti sono stati seguiti per un anno e mezzo e i risultati sono molto incoraggianti, come spiega il coordinatore dello studio Francesco Giorgino, endocrinologo dell’Università di Bari ”Così, il 53% dei pazienti in cura con dulaglutide ha raggiunto l’obiettivo terapeutico, contro appena il 31% dei pazienti trattati con insulina”.
La cura sarà dunque più ‘facile’ e indolore: l’ago della penna non si vede e non si sente, ma basta fare clic su un pulsante per avere la dose di farmaco necessaria a un buon compenso glicemico che dura a lungo e con una buona tollerabilità. Il rischio di ipoglicemie, infatti, è ridotto e la terapia fa addirittura perdere peso. Una grande speranza, secondo gli specialisti, per il milione e mezzo di diabetici che abbandonano le cure o le seguono male.
Il dulaglutide si è dimostrato insomma più efficace delle terapie con ipoglicemizzanti orali o addirittura dell’insulina, che devono essere assunti una o più volte al giorno. Un altro vantaggio, spiega Giorgino, ”è dato dal fatto che la dose di farmaco è fissa e questo libera anche dalla necessità di calcolare la quantità di prodotto in base all’attività svolta, ai pasti consumati o ai valori di glicemia, come invece accade con l’insulina”.
L’obiettivo del nuovo trattamento è anche migliorare l’aderenza ed il rispetto della terapia: oggi, infatti, dei tre milioni di diabetici italiani solo uno su due si cura davvero, oltre la metà degli 800mila pazienti in cura con insulina dimentica la dose giornaliera una o più volte in una settimana e in 200 mila abbandonano del tutto la terapia, con insulina o pillole, esponendosi ad un altissimo rischio di complicanze.
Ma dimenticare o abbandonare le cure, ricordano gli esperti, implica costi sanitari ed economici molto più elevati della terapia stessa: si stima, infatti, che nel mondo ogni 9 dollari di spesa sanitaria uno sia provocato dal diabete, patologia che nel 2014 ha comportato un costo complessivo mondiale stimato in 612 miliardi di dollari
