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martedì 17 Giugno 2025
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Diabete, le prime medicine sono informazione e prevenzione

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Roma, 16 novembre – Si è celebrata sabato scorso la 25a edizione della Giornata mondiale sul diabete, istituita nell’ormai lontano 1991 per accrescere la diffusione di informazioni e quindi la consapevolezza sui rischi di una malattia che – la stima è dell’ International Diabetes Federation – colpirà 600 milioni di individui in tutto il mondo già nel 2035.

Molte le iniziative che, sul territorio nazionale, hanno celebrato la ricorrenza, tra le quali non sono mancate quelle promosse dal mondo della farmacia, presidio territoriale che molto può fare sul versante cruciale del contrasto alla patologia, l’informazione e la sensibilizzazione sugli stili di vita e una corretta alimentazione come prevenzione e corretta gestione della patologia, ancor prima del ricorso ai farmaci.

Sempre l’International Diabetes Federation pubblicherà il prossimo 1° dicembre la settima edizione del report globale sui dati e sugli oneri del diabete, del quale circolano le prime impressionanti anticipazioni: oggi un adulto su 11 soffre di diabete (415 milioni di pazienti in tutto), con aggravi economici che ammontano al 12% della spesa sanitaria globale. Ma tra qualche anno il numero dei malati sarà pari a 1 su 10, con un costo complessivo stimato in 402 miliardi di dollari. I tre quarti dei pazienti vivono in Paesi con basso o medio reddito, dove appare quindi imperativo un sostegno affinché l’accesso al cibo sano diventi un diritto di tutti e non solo un privilegio.

Ancora più impressionante è il numero di decessi attribuiti al diabete: 1 ogni 6 secondi, pari a 5 milioni di persone l’anno, ben oltre le morti causate da Hiv, tubercolosi e malaria messe insieme. Un dato che fa il paio con la percentuale di pazienti affetti da diabete ma ai quali la malattia non viene diagnosticata, ovvero il 46,5%.

Alto è anche il numero dei bambini affetti da diabete di tipo 1 (542.000) e frequenti sono i casi di diabete gestazionale fra le donne in gravidanza, di cui è affetta una ogni sette.

Al tema diabete dedica una nota sul suo sito anche l’Aifa, ricordando di aver messo a disposizione di pazienti e medici uno strumento per orientarli nel percorso decisionale sulla scelta della terapia farmacologica individuale più adatta per il trattamento del diabete mellito di tipo 2.

Si tratta di uno dei diversi algoritmi terapeutici sviluppati dall’Agenzia e in continuo aggiornamento che, tramite accesso libero on line, permette di individuare il corretto target glicemico del paziente e successivamente la terapia farmacologica più opportuna, a base di metformina (il farmaco di scelta per la cura del diabete mellito di tipo 2) o altri medicinali. Il coinvolgimento del paziente nella scelta dei farmaci prescrittigli è tra i fattori che meglio possono influire sull’aderenza al trattamento e quindi su risultati positivi in termini di salute.

I dati OsMed relativi al consumo dei farmaci in Italia nel 2014, ricorda l’Aifa, evidenziano però che solo il 62,2% degli assistiti è aderente alla terapia antidiabetica, in lieve calo rispetto all’anno precedente e con punte di minore aderenza al Sud e fra le donne.

In generale l’aderenza è più alta per i pazienti già in trattamento e in quelli senza un pregresso evento avverso cardiovascolare e aumenta con l’avanzare dell’età.

Il costante aumento della prevalenza del diabete di tipo 2 in tutto il mondo è associato a maggiori livelli di urbanizzazione, all’invecchiamento della popolazione, agli stili di vita più sedentari e alle diete non salutari, in particolare all’elevata assunzione di zucchero.

Una prevenzione efficace risiede nella correzione di queste abitudini alimentari e nella promozione di stili di vita sani, messaggio portante di questa edizione della Giornata Mondiale del Diabete, ma più in generale delle istituzioni deputate alla tutela della salute pubblica.

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