Roma, 19 gennaio – È sicuramente partito sotto stelle propizie il Corso Ecm pluritematico 2016 organizzato dall’Ordine dei farmacisti di Roma, inaugurato ieri sera nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza, la prima università di Roma, alla presenza di circa 800 farmacisti, molti provenienti anche da altre province (e in non pochi casi anche da altre Regioni).
I lavori sono stati aperti da un’introduzione al corso del presidente dell’Ordine Emilio Croce che ha illustrato le finalità delle dieci lezioni, evidenziando come esse coprano molte aree tematiche di grande e attuale interesse professionale, dalle politiche del farmaco alle patologie di maggiore impatto sul sistema sanitario, dai farmaci e il loro corretto impiego a lezioni più marcatamente connesse all’esercizio della professione in farmacia.
Data lettura del messaggio fatto pervenire dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che ha sottolineato come “il ruolo assunto in tutti questi anni dall’Ordine dei Farmacisti continuerà a produrre effetti positivi per tutta la categoria”, evidenziando come l’offerta formativa “sarà anche in futuro capace di incontrare l’interesse dei destinatari e di rispondere alle sempre più crescenti aspettative degli stessi”, la serata è proseguita con i saluti di benvenuto del Magnifico Rettore Eugenio Gaudio, tradizionalmente molto vicino alle attività Ecm dell’Ordine anche per essere stato a lungo preside della Facoltà di Farmacia e Medicina, e con l’intervento di Andrea Baldanza, capo di gabinetto della Regione Lazio, che ha portato i saluti del presidente Nicola Zingaretti.
I lavori sono quindi entrati nel vivo della loro dimensione didattica con la lectio magistralis di Luca Pani, direttore generale dell’Aifa, che ha illustrato il tema cruciale della sostenibilità dell’assistenza farmaceutica, che reclamano nuove politiche del farmaco capaci di coniugare alti costi delle terapie innovative, aspettative di salute dei cittadini e risorse disponibili. Sfida che, secondo Pani, si può vincere con nuovi paradigmi gestionali che partano, però, da una corretta considerazione (anche in termini di investimenti) dei farmaci, che non sono solo un fattore di spesa, ma anche e soprattutto uno strumento che – correttamente impiegato – consente di abbattere radicalmente costi sanitari ancora più alti i(si veda l’esempio dell’epatite C) dovuti a cure ospedaliere e trapianti.
A seguire, Pierluigi Navarra, ordinario di Farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha tenuto un intervento sugli scenari futuri in oncologia, riferiti alle patologie di maggior impatto sul sistema sanitario.