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mercoledì 18 Giugno 2025
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Emicrania, allo studio nuovi farmaci, una sola iniezione blocca attacchi per 6 mesi

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Roma, 20 gennaio – Sono ben quattro le case farmaceutiche hanno completato gli studi di fase 2 su una nuova categoria di farmaci in grado di bloccare l’attività di una molecola (Cgrp) che sembrerebbe coinvolta in modo decisivo nell’attivazione dell’emicrania, disturbo che soltanto negli USA causa la perdita di almeno 113 milioni di giornate di lavoro all’anno e produce perdite economiche per almeno 13 miliardi di dollari.

Un recente articolo pubblicato da Science offre un’ampia e aggiornata panoramicaa degli studi condotti sul Cgrp, sottolineando come alcuni pazienti abbiano risposto talmente bene alle cure da evitare gli attacchi di emicrania per sei mesi grazie ad un’unica iniezione di una molecola capace appunto di “disattivarne” l’azione.

Ma i vantaggi dell’anticorpo Cgrp (calcitonin-gene-related-peptide) non si fermano qui: potrebbe essere iniettato anche in corrispondenza di braccia e fianchi, intervenendo quindi sul sistema nervoso periferico ed evitando di agire direttamente sul cervello.

È il progresso più eccitante ottenuto negli ultimi vent’anni” ha dichiarato al riguardo uno dei ricercatori impegnati a studiare la sostanza, David Dodick della Mayo Clinic, osservando che i dati fin qui ricavati dalle ricerche in corso suggeriscono che le molecole anti-Cgrp allo studio agiscono più velocemente, più a lungo e meglio di qualsiasi altro farmaco attualmente disponibile.

Eli Lilly – informa ancora l’articolo pubblicato da Science – sta già testando il suo anticorpo Cgrp anche nelle persone con cefalea a grappolo, che si verificano in modelli ciclici, regolari e può essere ancora più dolorosa dell’emicrania.

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