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martedì 17 Giugno 2025
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Marino (relatore ddl Concorrenza): “Il testo in Aula solo nella seconda metà di febbraio”

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Roma, 29 gennaio – Tra il 10 e il 15 febbraio la 10a Commissione Industria del Senato dovrebbe riuscire a completare il suo esame in sede referente del ddl Concorrenza, “quagliando” le modifiche da apportare al testo dopo aver setacciato prima e distillato poi i circa 1300 emendamenti presentati su pressoché tutte le materie oggetto del provvedimento.

Il disegno di legge, dunque, arriverà presumibilmente in Aula per il voto (se va bene) non prima della seconda metà del prossimo mese, per essere poi rinviato alla Camera in terza lettura, attese le quasi certe modifiche e aggiunte che saranno apportate a Palazzo madama.

La previsione sulla probabile road map del provvedimento, in ballo ormai da un anno (il Governo lo approvò infatti nel febbraio del 2015, ma le prime bozze circolavano già a fine autunno 2014), viene da fonte autorevole, il senatore Luigi Marino di Ap (nella foto), uno dei due relatori del ddl in 10a Commissione.

In un’intervista dell’altro ieri a Radio Radicale, (qui il podcast), il senatore emiliano ha sostanzialmente confermato quanto il nostro giornale aveva già anticipato qualche giorno fa. Sempre che non intervengano ulteriori ritardi dovuti all’iter del ddl sulle unioni civili firmato da Monica Cirinnà – che proprio in queste ore ha già visto slittare al 2 febbraio il voto sulle pregiudiziali e sulle sospensive presentate dalle opposizioni, previsto per oggi – il disegno di legge annuale su mercato e concorrenza stazionerà a Palazzo Madama ancora per qualche settimana.

Stante il numero degli emendamenti, la Commissione ha infatti ancora bisogno di un po’ di tempo per completare il suo lavoro, anche se – ha spiegato Marino – è già stata formulata ai vari Gruppi la richiesta di ridurre di almeno due terzi il numero delle proposte correttive, in modo da concentrare la discussione di merito, dopo la quale i relatori presenteranno i loro emendamenti.

Marino dà per certe alcune modifiche su materie specifiche (assicurazioni, energia e professioni) e preannuncia anche l’ingresso di articoli aggiuntivi su materie non contemplate dall’attuale formulazione del testo.

“Nel passaggio del provvedimento del Governo alla Camera sono state prodotte modifiche che hanno bisogno di ulteriori specificazioni” ha detto Marino, secondo il quale il lavoro ancora da fare va diviso in tre parti: “La prima è una pulizia e un miglioramento del testo che abbiamo ricevuto dalla Camera, in secondo luogo la messa a punto di emendamenti per modificare e migliorare in senso concorrenziale il provvedimento e infine la presentazione di emendamenti totalmente aggiuntivi.”

Dedicati in particolare, questi ultimi, a materie come i trasporti e alcune professioni (Ncc e taxi per i primi e agronomi e dentisti per i secondi sono gli esempi citati dal relatore, comunque cauto: “Bisognerà vedere prima vedere se il Governo e la stessa Commissione sono d’accordo”,.

Ma, al di là degli aspetti di merito, peraltro appena sfiorati da Marino nell’intervista, quel che rileva è la conferma che per vedere il ddl 2085 superare la linea finale del traguardo bisognerà ancora attendere qualche settimana, anche per effetto del nuovo passaggio alla Camera reso obbligatorio dalle modifiche al testo che – come confermato da Marino – saranno certamente apportate dal Senato. La legge annuale su mercato e concorrenza, insomma, non arriverà prima di marzo, a più di un anno di distanza dalla sua approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Autorizzando il pensiero (ovviamente scherzoso, anche se non del tutto campato in aria) che l’aggettivo “annuale” non sia riferito al fatto che la legge debba essere presentata ogni anno, ma che – appunto – ci voglia un anno intero per venirne a capo e licenziarla.

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