Roma, 30 aprile – Non sembra essere ancora giunta ai titoli di coda la stagione influenzale 2023-24, che si è rivelata una delle più virulente degli ultimi anni, colpendo dall’inizio della sorveglianza a oggi (a riferirlo è l’ultimo Rapporto epidemiologico RespirVirNet diffuso dall’Iss lo scorso 26 aprile) ben 14,4 milioni di cittadini, in pratica uno su quattro. Anche dall’ultima rilevazione, infatti, emergono dati stabili sull’incidenza delle sindromi simil-influenzali (Ili) in Italia, che anzi registrano un incremento, per quanto leggerissimo.
Nell’ultima settimana di osservazione, la sedicesima dell’anno, l’incidenza delle Ili nel nostro Paese si è infatti attestata a 4,8 casi per mille assistiti (erano 4,7 nella settimana precedente). Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età, in cui si osserva un livello di incidenza di 14,0 casi per mille assistiti, anche qui in leggero aumento rispetto alla settimana prima (13,7).
Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori (maggiori dettagli nel Rapporto Virologico RespirVirNet relativo alla 16ma settimana dell’anno).
In Toscana, Puglia e Basilicata l’incidenza delle sindromi simil-influenzali raggiunge la soglia basale, mentre Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.
Durante la settimana 16/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 2,4%, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (2,0%).
Dall’inizio della stagione, i virus influenzali di tipo A risultano largamente prevalenti (91,5%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.
La circolazione dei virus respiratori risulta nel complesso in diminuzione. Tra i campioni analizzati della settimana 16/2024, 12 (0,9%) sono risultati positivi per Sars CoV 2, 9 (0,7%) per Rsv, mentre 403 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 165 Rhinovirus, 111 Metapneumovirus, 56 virus Parainfluenzali, 34 Adenovirus, 23 Coronavirus umani diversi da Sars CoV 2 e 14 Bocavirus.
La co-circolazione di diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali registrato nella settimana 16 (4,8 casi per mille assistiti, come riporta il già ricordato Rapporto epidemiologico RespirVirNet del 26 aprile scorso), tra cui in particolare Rhinovirus e Metapneumovirus.