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lunedì 13 Ottobre 2025
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Più info sui trial clinici, la Ue lancia mappa interattiva. Sif: “Ora deve accelerare l’Italia”

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Roma, 11 marzo – Lo scopo è chiaro e dichiarato: aumentare l’accesso alla ricerca clinica in Europa. Con questo obiettivo, la Ue ha lanciato una “mappa” delle sperimentazioni cliniche attive nei Paesi Ue, con l’intento di fornire a pazienti e a professionisti del mondo sanitario tutte le informazioni inerenti i trial condotti nelle aree geografiche di loro interesse.

Ne riferisce una nota dell’Ema, l’agenzia regolatoria europea, precisando che la mappa – progettata per fornire un accesso semplice a informazioni complete e in tempo reale sulle sperimentazioni – è accessibile attraverso il portale Clinical trials informations system (Ctis). La mappa consentirà agli utenti di ricercare i trial di ricerca clinica per area geografica e condizione medica, con il supporto di un sistema di correzione automatica che fornisce suggerimenti in caso di errori ortografici. I risultati della ricerca forniscono i dettagli di contatto del ricercatore, consentendo ai membri del pubblico di informarsi direttamente sul potenziale arruolamento in un determinato trial clinico.

La creazione della mappa, si legge ancora nella nota dell’Ema, è un’azione del piano di lavoro dell’iniziativa Accelerating clinical trials in the european union (Act Eu) per il 2025-2026. Risponde alle richieste di disporre di un dashboard più semplice e intuitivo per avvalersi di Ctis e aiutare così gli stakeholder (con particolare riferimento ai pazienti) a individuare le sperimentazioni cliniche di loro possibile interesse in Europa.

L’Ema ha fornito una dimostrazione dal vivo su come utilizzare tutte le funzionalità del nuovo sistema in un webinar erogato lo scorso 7 marzo, la cui registrazione sarà resa disponibile quanto prima.

L’iniziativa ha registrato l’apprezzamento di molti addetti ai lavori. In Italia ha subito voluto manifestare la Sif, la società italiana di Farmacologia, con il suo presidente Armando Genazzani (nella foto), che in una nota ufficiale definisce una buona notizia lo sviluppo da parte di Ema di uno strumento che permette di individuare dove si svolgono i trial clinici.

Un’altra buona notizia, per la Sif, è che “guardando la cartina, l’Italia non è messa così male rispetto ad altri Paesi”.  Ma, osservano i farmacologi della Sif, emerge anche una notizia decisamente meno buona, ovvero la densità di studi clinici dei Paesi dell’Europa centrale (Belgio, Olanda e Germania, per esempio) nettamente superiore a quella italiana. “Gli studi clinici portano conoscenze, opportunità per i pazienti e ricchezza” commenta al riguardo Genazzani. “È fondamentale lavorare insieme per aumentare la nostra attrattività, anche in considerazione del peso che abbiamo, invece, come mercato”.

Il nostro Paese può e deve fare meglio e Sif ribadisce il suo impegno per supportare “tutte le iniziative che promuovono la ricerca clinica, la trasparenza e la partecipazione dei pazienti ai progressi scientifici”.

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