Roma, 4 aprile – Una circolare diramata ieri dalla Fofi torna opportunamente sul rapporto annuale 2024 della Pgeu, la sigla che riunisce i farmacisti e le loro associazioni di tutta Europa. Significativo il titolo del documento, Community pharmacists: serving patients through pharmacy services, ovvero Farmacisti di comunità: servire i pazienti attraverso i servizi farmaceutici.
Tra i contenuti del documento, la circolare Fofi evidenzia il position paper sulla carenza di farmaci, che affronta il fenomeno (diventato ormai strutturale e purtroppo in crescita) della carenza dei medicinali e dei dispositivi medici in tutti i Paesi europei. Secondo il Pgeu medicine shortages report 2024, i farmacisti impiegano in media quasi 11 ore a settimana per gestire queste emergenze, tre volte di più rispetto a dieci anni fa.
Una segnalazione è riservata anche al position paper sulla forza lavoro, dove viene evidenziata un’altra importante criticità, quella della carenza di farmacisti nei Paesi della Ue. Per affrontare il problema, il Pgeu sostiene la necessità di maggiori investimenti nell’istruzione, migliori condizioni di lavoro, maggiori incentivi per garantire servizi farmaceutici sostenibili.
Altro documento importante proposto dall’Annual report Pgeu è quello sulla dichiarazione congiunta sui foglietti illustrativi elettronici siglata il 15 novembre 2024 da diverse
organizzazioni europee impegnate in ambito sanitario (medici, infermieri, farmacisti territoriali e ospedalieri, consumatori, terza età, ospedali, mutue e enti sanitari no profit), nel quale si propone la conservazione del foglietto illustrativo cartaceo laddove il bugiardino in versione elettronica dovrebbe fungere da risorsa complementare.
Il rapporto analizza inoltre l’evoluzione della farmacia negli ultimi decenni, evidenziando come la farmacia sia cambiata nel tempo consolidando e rafforzando il proprio ruolo. Gli interventi di sanità pubblica in farmacia, che comprendono la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e la gestione delle malattie/dei farmaci, dimostrano l’impegno del settore a raggiungere il triplice obiettivo di una migliore qualità dell’assistenza, migliori risultati sanitari e costi inferiori.
Tradizionalmente, i servizi di base della farmacia includevano la dispensazione, la preparazione e le cure di emergenza (come la fornitura di emergenza di medicinali), insieme alla gestione dei farmaci. Tuttavia, negli ultimi anni, un numero crescente di servizi avanzati, come la vaccinazione, i programmi per smettere di fumare, la gestione delle malattie croniche e lo screening/test precoci, sono diventati parte integrante della pratica farmaceutica comunitaria.
Offrendo questi servizi avanzati, i farmacisti migliorano le esperienze e i risultati dei pazienti in diversi modi. In primo luogo, i pazienti beneficiano di un accesso più comodo e immediato a cure di alta qualità, spesso con orari di apertura prolungati. Tali attività professionali riducono gli ostacoli all’assistenza sanitaria e forniscono interventi tempestivi, facilitando la diagnosi precoce delle malattie e la gestione proattiva delle malattie. Migliorano anche l’aderenza ai farmaci e promuovono relazioni più forti tra farmacisti e pazienti, portando a raccomandazioni più personalizzate e a una migliore alfabetizzazione sanitaria. Il risultato è una migliore salute a lungo termine, una riduzione delle complicanze e una diminuzione complessiva dei costi sanitari sia per i pazienti che per i sistemi sanitari.
Il documento, infine, si conclude con alcune considerazioni del segretario generale del Pgeu, l’italiana Ilaria Passarani (nella foto del titolo), riservate agli obiettivi e alle attività future della sigla europea dei farmacisti. Tra questi l’attuazione dello Spazio europeo dei dati sanitari (Ehds) per una migliore condivisione dei dati e il ricorso all’intelligenza artificiale per migliorare l’erogazione dell’assistenza sanitaria.