Roma, 16 giugno – A seguito dei ripetuti drammatici episodi di cronaca (alcuni anche molto recenti) legati a interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato, con apparecchiature non idonee e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali, i Carabinieri dei Nas hanno intensificato fin da inizio 2025 l’attività di controllo su tutto il territorio nazionale per verificare la corretta erogazione delle prestazioni di medicina estetica.
In particolare, sono stati passati al vaglio l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita Prp (plasma ricco di piastrine) per la bio-rivitalizzazione della pelle, tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.
I controlli eseguiti sono stati 1.160, tra centri estetici e studi medici estetici, e -inevitabilmente, verrebbe da dire – hanno finito per rilevare criticità anche gravi in più del 10 per cento (132) delle strutture controllate, con conseguente deferimento all’autorità giudiziaria di 104 titolari/operatori.
I controlli – spiega una nota dei Nas – restituiscono una fotografia del fenomeno distribuita su tutto il territorio nazionale. Tra i casi più gravi si segnalano l’allestimento all’interno di una struttura di un ambulatorio poli-specialistico nonché un’attività estetica senza le previste autorizzazioni, rilevato dal Gruppo Nas Milano. Il legale rappresentante è stato deferito alla competente autorità giudiziaria e l’autorità sanitaria comunale ha emesso ordinanza di immediata sospensione delle attività non autorizzate. Il Gruppo Nas Roma ha a sua volta deferito in stato di libertà una persona per avere eseguito illegalmente, senza l’abilitazione richiesta per l’esercizio delle professioni sanitarie, diversi interventi estetici, presentando altresì certificazione estera inerente la propria formazione e autorizzazione ad eseguire in Italia iniezioni di acido ialuronico alle labbra. I carabinieri hanno proceduto al sequestro di materiale sanitario e cosmetico (tra cui siringhe pre-riempite di acido ialuronico, aghi, flaconcini contenenti filler anti-età) nonché schede di valutazione medico-estetica relative a diversi pazienti, un questionario medico prima dell’iniezione redatto in lingua tedesca e attestati di partecipazione a corsi di qualificazione/seminari.
A Napoli individuata farmacia con centro estetico abusivo
Il Gruppo Nas Napoli, nel corso di una verifica condotta in una farmacia, ha sottoposto a sequestro amministrativo le aree adibite a centro estetico e le apparecchiature/attrezzature utilizzate per “estetica avanzata”, poiché è stato accertato l’avvio abusivo dell’attività di estetista all’interno della farmacia.
Oltre a questo, i Carabinieri del Nas hanno eseguito il sequestro/sospensione di 14 strutture nonché dispositivi medici e farmaci per un valore di circa 3,5 milioni di euro. Sono stati accertati 32 illeciti penali, riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, a irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci poiché risultati scaduti, alla ricettazione di farmaci ad uso ospedaliero e alla falsificazione di attestati professionali. Contestate ulteriori 156 sanzioni amministrative per inadempienze autorizzative e procedurali connesse con la mancata applicazione di leggi regionali e della normativa inerente all’attività di estetista. Sono state irrogate sanzioni pecuniarie per 130mila euro.
Controlli anche online, individuati falsi medici estetici e truffe
Le attività di controllo sono state estese anche al web al fine di verificare l’offerta in vendita e/o la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici utilizzati abusivamente nel campo della “medicina estetica”, arrivando nei casi più gravi anche all’oscuramento di quei siti web, solitamente ospitati su server esteri e con gestori anonimi facilmente raggiungibili dall’Italia, che promuovevano/vendevano illegalmente medicinali soggetti a prescrizione medica obbligatoria, vendibili in farmacia e utilizzabili solo sotto controllo di personale sanitario; dispositivi medici iniettabili per via sottocutanea (cd. filler); prodotti cosmetici con etichettatura irregolare.
Dall’attività dei Nas emerge insomma che la medicina estetica – in ragione della crescente domanda di prestazioni – è un ambito dove è facile incrociare operatori senza scrupoli che propongono i loro servizi e prestazioni spesso senza aver alcun titolo per farlo, e comunque senza offrire le necessarie garanzie di qualità e sicurezza né sugli ambienti, né sulle apparecchiature, né sui prodotti e farmaci utilizzati né sulla qualificazione professionale di chi “mette le mani” sui malcapitati pazienti. Che – prima di affidarsi a centri estetici low cost, dovrebbero quantomeno compiere attente verifiche – se hanno a cuore la loro salute – le credenziali del centro e di quanti vi operano.
I carabinieri dei Nas, in ogni caso, continueranno i loro controlli su una realtà che ha rivelato ampie zone d’ombra.