Roma, 23 giugno – “Contribuire a decongestionare gli accessi alle strutture sanitarie convenzionate”: questo uno dei principali obiettivi dell’intesa che renderà possibile, a partire da questa settimana, l’erogazione di Ecg, holter pressorio e cardiaco prescritti dal medico a carico del Servizio sanitario nazionale nelle farmacie di comunità, ottenendo la tele-refertazione da parte di una professionista medico del Ssn. del Sistema sanitario nazionale.
L’intesa – sottoscritta e firmata dal capo della Direzione regionale Salute e Integrazione socio sanitaria, Andrea Urbani, dal presidente di Federfarma Lazio Eugenio Leopardi
(nell’ordine nelle foto a sinistra) e
dal coordinatore regionale di Assofarm Enrico Cellentani (nella foto a destra) è stata approvata dalla Giunta regionale, che ha dato il suo via libera alla delibera sul cronoprogramma per la sperimentazione delle prestazioni di telemedicina, contenente il protocollo attuativo della farmacia dei servizi sul tema. Il provvedimento sarà pubblicato domani, martedì 24 giugno, sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, diventando operativo.
Il progetto, rivolto a tutti i cittadini del Lazio, prevede appunto “la tenuta e la messa a disposizione dell’utenza, da parte delle farmacie aderenti, delle proprie apparecchiature per l’esecuzione di un numero stabilito di esami di Ecg, holter pressorio e cardiaco”.
Le farmacie aderenti sottoscrivono un contratto di fornitura con un servizio di tele-refertazione (provider), nel “rispetto della piattaforma di legge e secondo i requisiti” specificati nella normativa. “Il farmacista titolare o il direttore responsabile della farmacia risponde della inesattezza dei risultati analitici, qualora questa sia dovuta a carenze nella installazione e manutenzione delle attrezzature utilizzate”, specifica il protocollo.
Gli esami potranno essere eseguiti a fronte della prescrizione del medico di famiglia, del pediatra di libera scelta o di un cardiologo. Tra i requisiti necessari la presenza di spazi dedicati e separati nelle farmacie che potranno eseguire gli esami anche fuori dagli orari di aperture. Tra i requisiti necessari, spiccano quello della formazione specifica per i farmacisti aderenti che dovranno seguire un corso Fad e l’obbligo che la refertazione certificata dei servizi di telemedicina venga effettuata da medici afferenti a Servizio sanitario nazionale.
“Finalmente anche le farmacie del Lazio potranno erogare circa 45mila prestazioni e raggiungere risultati concreti come la Calabria che solo nel 2024 ha erogato 50.000 prestazioni in farmacia, e la Puglia, dove, in meno di un mese, 4.500 cittadini hanno usufruito dei nuovi servizi. Ora anche nella Capitale potremo fare la nostra parte e contribuire ad abbattere le liste d’attesa” commenta Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma (nella foto).
Più istituzionale il commento del presidente del sindacato regionale dei titolari Leopardi, che ha voluto ringraziare il presidente della Giunta regionale Francesco Rocca “per aver riconosciuto l’importanza delle farmacie, che rappresentano più di 1.700 porte di accesso al SSN, dove si entra senza bussare. Sono certo che i colleghi sapranno far apprezzare, con la loro professionalità, l’importanza di poter utilizzare la rete delle farmacie, presente anche nei comuni più sperduti“.