Roma, 18 luglio – I presidenti delle federazioni nazionali dei farmacisti (Fofi) e dei biologi (Fnob), Andrea Mandelli e Vincenzo D’Anna, hanno sottoscritto un’intesa politico–organizzativa per disciplinare le attività analitiche, effettuate anche nelle farmacie di comunità nel contesto della ‘farmacia dei servizi’, con particolare riguardo all’esecuzione dei test diagnostici ematico-capillari attraverso l’impiego di strumentazioni Poct (Point-of-Care-Testing). Il documento è stato quindi consegnato, a sancirne la rilevanza, nelle mani del sottosegretario Marcello Gemmato al ministero della Salute (al centro nella foto tra D’Anna, a sinistra, e Mandelli al momento della firma del protocollo d’intesa).
Obiettivo dell’accordo, oltre a quello di fare chiarezza su una questione che è stata fonte di incomprensioni e malintesi sfociati anche in qualche polemica tra le due professioni, è quello di assicurare il più alto livello di qualità e sicurezza nelle prestazioni analitiche erogate ai cittadini sul territorio, nella prospettiva di uno sviluppo e rafforzamento della sanità di prossimità, attraverso la valorizzazione delle competenze dei professionisti e dei presidi che le assicurano.
L’esecuzione dei test diagnostici Poct da parte dei farmacisti del territorio rientra tra le prestazioni previste nell’ambito della “Farmacia dei servizi”, come disciplinata dal D.lgs. 153/2009, nel rispetto degli standard e dei requisiti strutturali ed organizzativi previsti dalla vigente Convenzione nazionale farmaceutica e delle Linee guida già predisposte dalla Fofi e che sono in attesa della validazione da parte del Ministero della salute.
L’intesa, a sintetizzarne i contenuti essenziali, definisce le tipologie di esami che possono essere eseguiti con il metodo rapido Poct su sangue capillare, escludendo quelli a più alta complessità (come ad esempio ormoni, marker tumorali, genetica, biologia molecolare, microbiologia, coagulazione, immunologia). È il caso di ricordare che l’esecuzione dei test diagnostici Poct da parte dei farmacisti del territorio rientra tra le prestazioni previste nell’ambito della “farmacia dei servizi”, come disciplinata dal D.lgs. 153/2009, nel rispetto degli standard e dei requisiti strutturali e organizzativi previsti dalla vigente Convenzione nazionale farmaceutica e delle Linee guida già predisposte dalla Fofi, in attesa di validazione da parte del Ministero della salute. Si stabilisce anche che gli esami eseguiti con il metodo Poct non avranno valore di referto medico-legale, ma solo di attestato di esito, con il quale il farmacista assicura il rispetto delle procedure seguite, la corretta conduzione della fase pre-analitica rispetto alle indicazioni fornite dal produttore dell’apparecchiatura con marchio CE, la scelta del test e la manutenzione della strumentazione.
A questo riguardo, il farmacista dovrà garantire la manutenzione e la calibrazione delle apparecchiature in spazi provvisti di autorizzazione sanitaria. È prevista la possibilità che a occuparsi della manutenzione e calibrazione delle apparecchiature, ma anche della fornitura di personale per l’esecuzione dei Poct, sulla base di appositi rapporti di collaborazione tra farmacie e laboratori di analisi accreditati/autorizzati pubblici o privati opportunamente disciplinati nel rispetto del criterio di prossimità territoriale, possa essere sotto la sua diretta responsabilità il direttore tecnico del laboratorio prescelto dal farmacista.
In virtù dell’accordo, inoltre, su richiesta dell’assistito le farmacie che abbiano attivato l’apposito collegamento con un laboratorio clinico, potranno d’ora in poi trasmettere a quest’ultimo i dati rilevati per il rilascio del referto clinico, sottoscritto dal biologo o dal medico di laboratorio.
Nel quadro dell’intesa è anche previsto che il ministero valuti le richieste fatte dalla Fnob affinché, oltre alla già prevista attività di telemedicina nei laboratori di analisi, i biologi possano eseguire vaccinazioni anti-influenzali e consulenze di cosmetica presso le farmacie.
Da ultimo ma certamente non ultima, è prevista anche la costituzione di un apposito Tavolo tecnico ministeriale, con la presenza di tutti coloro che aderiranno all’intesa, che collaborerà alla definizione delle linee guida e delle modalità operative che saranno poi contenute in un successivo decreto ministeriale (che individuerà anche apposite norme anti-trust per evitare indebiti accaparramenti). Al tavolo sarà invitata anche Fismelab per la valutazione della complessità degli esami e l’esclusione di quelli non idonei al metodo Poct.
Mandelli e D’Anna: “Sinergia e collaborazione per una sanità più vicina ai cittadini”
“La firma del protocollo d’intesa segna l’avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi, volta a garantire ai pazienti la migliore assistenza possibile. Mai come in questi anni abbiamo compreso quanto sia importante fare squadra per costruire un servizio sanitario più efficiente e vicino ai reali bisogni delle persone” commenta il presidente della Fofi Mandelli dopo la firma dell’intesa. “La capillarità e la prossimità dei farmacisti non solo facilitano l’accesso ai servizi sanitari, ma si fondano sulla relazione di fiducia con il cittadino che ci permette di attuare un approccio proattivo alla salute, fondamentale per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione e alla sostenibilità economica del Ssn. La collaborazione con i biologi si inserisce in questa visione: assicurare i più elevati standard di qualità e sicurezza delle prestazioni che ogni giorno eroghiamo ai cittadini, che è la priorità assoluta dei farmacisti e di tutti i professionisti del Servizio sanitario nazionale. Un sincero ringraziamento al sottosegretario Gemmato per la sensibilità e l’impegno profuso per il raggiungimento di questo importante traguardo di collaborazione inter-professionale”.
“Abbiamo salvaguardato e ribadito le diverse competenze professionali che fanno capo ai biologi e ai farmacisti definendo, al tempo stesso, i loro differenti ruoli e funzioni” afferma il presidente della Fnob D’Anna. “Il tutto in sinergia e collaborazione rafforzando, per entrambe le categorie, la professionalità che gli compete”.