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venerdì 24 Ottobre 2025
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Ccnl farmacie, Fofi propone confronto per favorire la ripresa negoziale, no dei sindacati

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Roma, 18 luglio – A ormai due mesi dall’interruzione delle trattative e dal contestuale inizio della mobilitazioni dei sindacati, che ha prodotto una lunga serie di iniziative di protesta in molte città d’Italia culminate nello sciopero nazionale di quattro ore del 2 luglio a Roma con manifestazione davanti alla sede di Federfarma, il rinnovo del Ccnl dei dipendenti delle farmacie private rimane desolatamente al palo.

Una situazione indubbiamente grave, anche per gli effetti negativi che inevitabilmente produce sulle relazioni tra le componenti professionali della farmacia, in un momento in cui questo presidio – alle prese con la complessa transizione della farmacia dei servizi – avrebbe bisogno di tutto fuorché di conflitti o anche solo climi perturbati al proprio interno. Forse anche in ragione di questa considerazione la Federazione degli Ordini dei Farmacisti, esondando consapevolmente da quelle che sono le sue competenze istituzionali, ha operato un tentativo – in ogni caso lodevole – di smuovere le acque, scrivendo alle parti trattanti, le confederazioni sindacali che rappresentano i lavoratori da una parte, e Federfarma, rappresentante delle farmacie private, dall’altra.

La Fofi, pur sapendo che ai sensi della normativa vigente e di un consolidato orientamento giurisprudenziale non può svolgere un ruolo di rappresentanza sindacale, ha voluto comunque manifestare a Federfarma e sindacati la propria “disponibilità all’ascolto e al confronto” sulle principali questioni sul tavolo delle trattative.

Il “Sono a vostra disposizione per parlarne, se volete” della Fofi è stato accolto positivamente da Federfarma che – ribadendo la sua “ferma volontà di individuare possibili soluzioni che possano consentire una rapida ripresa del confronto” – si è detta disponibile a un incontro.

Disco rosso, invece, dai sindacati: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, pur prendendo atto dell’interessamento della Federazione alla situazione contrattuale di larga parte degli iscritti, hanno garbatamente declinato l’invito, ritenendo che il confronto, nel rispetto dei ruoli e delle regole contrattuali, “debba restare nei perimetri definiti dalle norme e dalla prassi, ossia tra le organizzazioni sindacali rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori e la rappresentanza sindacale degli interessi di impresa”. Per i sindacati, la delicatezza del momento “impone a tutti di operare nell’ambito naturale del tavolo negoziale”,  mentre “l’invito federale rischierebbe di creare confusione di ruoli e di responsabilità”.

Alla Fofi non è dunque restato altro che prendere atto delle risposte incassate dalle parti negoziali, ringraziarle e rinnovare “la disponibilità a ogni utile confronto”, sempre nei limiti delle proprie competenze, “auspicando che le trattative possano essere riattivate in tempi brevi, al fine di giungere a una rapida definizione del nuovo contratto”.

 

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