Roma, 28 agosto – Prosegue senza intoppi la marcia di orforglipron, il nuovo farmaco contro diabete e obesità di Eli Lilly, che ha superato gli ultimi test di fase tre della sperimentazione dimostrando di avere notevole efficacia su pazienti in sovrappeso con diabete di tipo 2. I risultati dell’ultima fase del trial sono stati molto positivi e hanno mostrato che, oltre all’efficacia sul dimagrimento, il farmaco ha contribuito a ridurre anche colesterolo, pressione arteriosa e trigliceridi, andando a incidere anche sui livelli di glucosio nel sangue e quindi ad abbassare la glicemia. Altro elemento importante, un’azione positiva nei confronti degli stati infiammatori, dimezzati nella metà
Ma il dato che più rileva è quello riferito agli effetti dimagranti di orforglipron: la maggior parte delle persone trattate, a un anno e mezzo dalla prima somministrazione, ha perso il 10,5% del peso corporeo, rispetto al 2% di coloro che avevano assunto il placebo.
Un comunicato della casa farmaceutica riferisce anche una rilevante riduzione degli effetti collaterali, che quando si sono manifestati sono stati generalmente di bassa entità e principalmente di tipo gastrointestinale come diarrea, nausea e vomito.
Il medicinale si appresta dunque ad affrontare il passaggio cruciale dell’autorizzazione e del successivo, immediato sbarco sul mercato. L’annuncio della positiva conclusione dei trial ha ovviamente prodotto effetti immediati sulle piazze finanziarie USA: dopo un periodo negativo, i titoli Eli Lilly hanno guadagnato il 3,5%. Inevitabili, invece, i riflessi negativi per i titoli di Novo Nordisk: il colosso farmaceutico danese produttore di Ozempic, per anni protagonista incontrastato del mercato dei farmaci agonisti del recettore del Glp-1, ha perso il 2,5%.
Gli analisti di mercato stimano che orforglipron scalerà il mercato anche in ragione di un altro importante vantaggio competitivo: a differenza dei farmaci similari oggi più diffusi, prevalentemente di tipo iniettabile, sarà commercializzato in compresse (ne basterà una al giorno) e sarà dunque più comodo da assumere, conservabile a temperatura ambiente anziché in frigorifero.
Eli Lilly ha stimato che dopo l’autorizzazione al commercio potrebbero beneficiare del medicinale più di un miliardo di persone nel mondo.


