Roma, 8 settembre – L’Organizzazione mondiale della sanità ha aggiornato le sue liste dei medicinali essenziali per adulti e bambini, aggiungendo 20 nuovi farmaci alla prima e 15 alla seconda, insieme a nuove indicazioni terapeutiche per sette prodotti già presenti.
Nella lista, hanno trovato posto anche gli agonisti del recettore del Glp-1 per il diabete con comorbidità associate, come l’obesità, nuovi trattamenti per diversi tipi di cancro e medicinali per fibrosi cistica, psoriasi, emofilia e disturbi del sangue.
Le liste aggiornate, che ora includono in totale i 523 medicinali essenziali per adulti e 374 per bambini, riflettono le necessità sanitarie pubbliche più urgenti e comprendono i medicinali che la massima organizzazione sanitaria mondiale ritiene necessari lper le priorità sanitarie delle popolazioni. Le liste sono adottate in oltre 150 Paesi e costituiscono la base per l’approvvigionamento pubblico dei farmaci, la loro la distribuzione dei farmaci, oltre che e i sistemi di assicurazione sanitaria e rimborso.
“Le nuove edizioni delle liste dei medicinali essenziali rappresentano un passo significativo per ampliare l’accesso a nuovi farmaci” ha dichiarato
Yukiko Nakatani, direttore generale aggiunto per i Sistemi sanitari, accesso e dati (nella foto), “con benefici clinici comprovati e con alto potenziale di impatto sulla salute pubblica globale”.
Non desta particolare sorprese (se non per il loro prezzo, che resta elevato e può quindi limitare l’accesso alle cure) l’inserimento di semaglutide, dulaglutide e liraglutide e tirzepatide, agonisti del recettore del Glp-1. Le valutazioni e gli esami degli esperti dell’Oms hanno però acclarato le solide evidenze scientifiche sulla loro efficacia nella cura del diabete di tipo 2, con miglioramento della glicemia, riduzione del rischio di complicanze cardiache e renali, perdita di peso e abbassamento del rischio di mortalità precoce, portando alla decisione di inserirli nelle liste dei farmaci essenziali. Una scelta certamente dovuta al fatto che diabete e obesità rappresentano per l’Oms due delle sfide sanitarie più urgenti a livello globale, con più di 800 milioni di persone nel mondo (dato 2022) colpite da diabete, metà delle quale senza trattamento, e più di un miliardo in condizione di obesità, con tassi in rapida crescita soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito.
Il suggerimento dell’Oms è che per l’impiego degli agonisti del Glp 1 – utilizzati come terapia ipoglicemizzante per adulti con diabete mellito di tipo 2, malattia cardiovascolare o renale cronica accertata e obesità (definita come indice di massa corporea (Bmi) ≥ 30 kg/m²) – venga data priorità ai pazienti che ne traggono maggior beneficio. Ma l’agenzia sanitaria Onu chiede anche che venga favorita la concorrenza dei generici per ridurre i prezzi e rendere così questi trattamenti disponibili a livello di assistenza primaria, soprattutto nelle aree meno servite.
Sul punto, vanno registrate le parole di Deusdedit Mubangizi,
direttore Oms per le Politiche e gli standard su Medicinali e prodotti sanitari (nella foto), che partendo dalla considerazione che una larga parte della spesa out-of-pocket per le malattie non trasmissibili è destinata ai farmaci, compresi quelli classificati come essenziali (che, in linea di principio, dovrebbero essere finanziariamente accessibili a tutti), ha evidenziato che la necessità di “garantire un accesso equo ai medicinali essenziali richiede una risposta coerente del sistema sanitario supportata da forte volontà politica, cooperazione multisettoriale e programmi centrati sulle persone che non lascino indietro nessuno”.
Da segnalare anche l’inserimento tra i farmaci essenziali di alcuni farmaci oncologici, tra cui alcuni inibitori dei checkpoint immunitari Pd-1/Pd-L1. Il pembrolizumab, ad esempio, è stato aggiunto tra i farmaci essenziali per gli adulti come monoterapia di prima linea per il carcinoma cervicale metastatico, il carcinoma colorettale metastatico e il carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico. Per quest’ultimo, atezolizumab e cemiplimab sono stati inclusi come alternative terapeutiche.
Gli esperti dell’Oms hanno ha anche considerato diverse strategie raccomandate dagli esperti mirate a migliorare l’accesso e l’accessibilità dei trattamenti oncologici e ha approvato strategie cliniche e sanitarie basate su evidenze, comprese le strategie di ottimizzazione del dosaggio, per migliorare l’accesso.
I trattamenti oncologici – in considerazione del fatto che Il cancro è la seconda causa di morte a livello globale- sono ormai daalmeno un decennio un focus dei principali dell’Oms, anche perché i farmaci contro il cancro rappresentano oggi circa la metà di tutte le nuove approvazioni da parte delle agenzie regolatorie. Nella loro valutazione, il Comitato di esperti delle’Oms applica criteri rigorosi per raccomandare solo le terapie che offrono il massimo beneficio clinico. Di conseguenza, nella lista dei farmaci essenziali finiscono per entrare solo pochi dei farmaci oncologici approvati ogni anno, quelli che si sono dimostrati in grado di prolungare la vita di almeno 4-6 mesi.
Antibiotici, aggiornata la classificazione AWaRe
Il 25° Comitato di esperti Oms per la selezione e l’uso dei medicinali essenziali ha anche considerato proposte relative alle definizioni e all’aggiornamento della classificazione AWaRe (Access, Watch, Reserve) degli antibiotici. Le liste modello vengono aggiornate ogni due anni da un comitato di esperti, composto da specialisti riconosciuti provenienti dal mondo accademico, della ricerca e dalle professioni mediche e farmaceutiche, per affrontare nuove sfide sanitarie, definire le priorità delle terapie altamente efficaci e migliorare l’accesso a prezzi accessibili.


