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mercoledì 1 Ottobre 2025
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West Nile virus, i dati Iss: da inizio anno, 680 casi in Italia in 17 Regioni, con 48 decessi

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Roma, 29 settembre – Salgono a 680 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile Virus (Wnv) nell’uomo (647 nel precedente bollettino), con 48 decessi. Lo afferma in una nota l’Istituto superiore di sanità, nell’ultimo bollettino della sorveglianza (l’11° della serie) pubblicato il 25 settembre.

Tra i casi notificati 321 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. Questo il dettaglio: 15 casi in Piemonte, 44 in Lombardia, 27 in Veneto, due in Friuli Venezia Giulia, uno in Liguria, 25 in Emilia-Romagna, otto in Toscana, uno nelle Marche, 83 nel Lazio, due in Molise, 79 in Campania, due in Puglia, due in Basilicata, cinque in Calabria, uno in Sicilia e 24 in Sardegna. 54 casi asintomatici sono stati identificati in donatori di sangue, 296 casi di febbre (di cui uno importato dal Kenya, uno dall’Egitto e uno dalle Maldive), tre casi asintomatici e sei casi sintomatici).

Tra i casi confermati sono stati notificati 48 decessi: il Lazio la Regione più colpita con 17 morti, seguita da Campania (14), Piemonte (7), Lombardia (5), Emilia-Romagna e Calabria, (due decessi onuna) e Sardegna (uno). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive confermate e finora segnalate, è pari al 14,9% (nel 2018 20%, nel 2024 14%). Nello stesso periodo sono stati segnalati 9 casi di Usutu virus (2 Piemonte, 2 Lombardia, 2 Veneto, 3 Lazio).

Salgono a 74 le Province con dimostrata circolazione del Wnv, contro le 72 rilevate in predenza. Le Regioni interessate restano invece 17 come nella precedente rilevazione: si tratta di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Il bollettino offre un aggiornamento anche su altre arbovirosi. Dal 1 gennaio al 23 settembre 2025 al sistema di sorveglianza nazionale risultano 309 casi confermati di Chikungunya: 41 casi associati a viaggi all’estero e 268 casi autoctoni, età mediana 60 anni, 49% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati quattro episodi di trasmissione locale del virus Chikungunya in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), uno rappresentato da un caso sporadico (evento considerato già chiuso) e tre da focolai. – Il focolaio di maggiori dimensioni, con 216 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato principalmente in un comune della provincia di Modena (Emilia-Romagna). Sono attualmente in corso ulteriori indagini epidemiologiche e attività di contrasto al vettore.

Un altro focolaio, di dimensioni più contenute, con 49 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato in alcuni comuni della provincia di Verona (Veneto). Anche in questo caso sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche e attività di contrasto al vettore.

Il terzo focolaio, con 2 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato in un comune della provincia di Bologna (Emilia-Romagna). Non si registrano nuovi casi appartenenti al focolaio da più di 30 giorni. Anche in questo caso sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche.

Ci sono poi 166 casi confermati di Dengue: 162 casi associati a viaggi all’estero e 4 casi autoctoni, età mediana, 38 anni, 55% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati due eventi distinti di trasmissione locale del virus Dengue in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), considerati ormai conclusi.

Infine, registrati anche:  4 casi di Zika virus: tutti importati, nessun decesso; 39 casi di TBE: 36 casi autoctoni e 3 casi associati a viaggi all’estero, età mediana 56 anni, 62% di sesso maschile, con un decesso; infine, 96 casi di Toscana virus: 95 casi autoctoni e un caso associato a viaggio all’estero, età mediana 54,5 anni, 77% di sesso maschile, con un decesso.

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