Roma, 2 ottobre – Il Senato ha approvato ieri, con voto per alzata di mano, il disegno di legge per la prevenzione e la cura dell’obesità, confermando il testo licenziato dalla Camera. La proposta presentata nel 2022 per iniziativa di Roberto Pella, deputato di Forza Italia presidente dell’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, è così diventato legge, e l’Italia è diventata il primo Paese al mondo ad avere nel suo ordinamento un provvedimento legislativo per la prevenzione e la cura dell’obesità.
Il testo prevede, in estrema sintesi, un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, un piano di formazione per i medici e i pediatri e l’istituzione presso il Ministero della Salute, dell’Osservatorio per lo studio dell’obesità. La maggioranza ha votato a favore, mentre le opposizioni si sono astenute: pur d’accordo nella sostanza con i contenuti e gli obiettivi della legge, la minoranza parlamentare chiedeva di integrarne il testo con la previsione di maggiori risorse e l’inserimento della cura dell’obesità nei livelli essenziali di assistenza.
Positivo il commento subito rilasciato con un comunicato stampa dal ministro della Salute Orazio Schillaci, per il quale con l’approvazione del disegno di legge per la prevenzione e la cura dell’obesità, “l’Italia compie un importante passo in avanti per la tutela della salute pubblica. Siamo i primi a riconoscere l’obesità come malattia cronica. Parliamo di un problema di salute globale che non riguarda solo gli adulti ma anche i bambini. La costante crescita dell’obesità e l’incidenza sempre più elevata di malattie cronico degenerative, metaboliche e oncologiche correlate non solo mettono a rischio la salute dei nostri cittadini, ma esercitano anche una pressione significativa sul nostro sistema sanitario. Con questa legge” conclude Schillaci “si rafforza l’impegno nel contrasto all’obesità puntando in modo determinante sulla prevenzione così come sulla formazione specifica per il personale sanitario. È una risposta importante e concreta per la tutela della salute dei cittadini”.
In Italia, le persone adulte con obesità sono il 12 per cento della popolazione, ovvero circa 6 milioni, a cui si aggiunge circa un altro 40 per cento di persone in condizione di sovrappeso: l’aritmetica ci dice, insomma, che nel nostro Paese l’eccesso di peso è un problema che riguarda oltre la metà degli adulti. E non va benissimo nemmeno nelle classi d’età più giovani, dove siamo in linea con le medie europee: circa un bambino su tre ha un problema di sovrappeso o di obesità.