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martedì 21 Ottobre 2025
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Unicef, i bambini/adolescenti obesi hanno superato il numero di quelli in sottopeso

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Roma, 21 ottobre – Da quest’anno non è più il sottopeso, ma l’obesità la forma di malnutrizione più diffusa nel mondo. Ha voluto ricordarlo l’Unicef in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione celebrata lo scorso 16 ottobre, precisando che il fenomeno  interessa un bambino in età scolare e adolescenziale su 10, in valori assoluti 188 milioni di bambini, esposti al rischio di malattie potenzialmente letali come il diabete di tipo 2, le patologie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. I numeri relativi all’Italia dicono che nel nostro Paese un bambino su 4 quattro è in condizioni di sovrappeso, mentre uno su 10 è in condizioni di obesità.

L’Unicef, in buona sostanza, ha voluto riproporre i dati del suo recentissimo rapporto Feeding Profit: How Food Environments are Failing Children (RIFday ne riferì il mese scorso in questo articolo), che attestavano appunto il sorpasso effettuato dall’obesità sul sottopeso come forma più diffusa di malnutrizione in tutte le regioni del mondo, ad eccezione dell’Africa subsahariana e dell’Asia meridionale. Un risultato prodotto da una dinamica che a partire dal 2000 ha visto scendere la popolazione sottopeso di bambini e bambine tra i 5 e i 19 anni da quasi il 13% di un quarto di secolo fa al 9,2% di oggi, mentre per contro i tassi di obesità sono più che triplicati, passando dal 3% al 9,4%.

Tra le ragioni principali, se non la principale, del ribaltamento dello scenario dei fenomeni di malnutrizione nel mondo, spiega l’agenzia dell’Onu per l’infanzia, ci sono gli alimenti ultra-elaborati che stanno sostituendo sempre più frutta, verdura e proteine, “in un momento in cui la nutrizione gioca un ruolo fondamentale nella crescita, nello sviluppo cognitivo e nella salute mentale dei bambini”.

Sarebbe infatti proprio la pervasiva onnipresenza delle suggestioni pubblicitarie di alimenti ultra-processati, bevande zuccherate e snack (insieme ai fast food dell’Occidente) a modellare immaginario ed appetito di bambini e adolescenti di tutto il mondo, con i risultati appena resi noti dal rapporto di Unicef.

In un sondaggio condotto su 64.000 giovani in 170 Paesi, il 75% ha dichiarato di aver visto tali annunci nella settimana precedente e il 60% ha riconosciuto che li ha spinti a consumare questi prodotti. Anche nelle zone di guerra, il 68% degli adolescenti riferisce di essere stato esposto a questi messaggi.

A questa deriva nutrizionale si aggiunge il costo economico del sovrappeso e dell’obesità che secondo il rapporto entro il 2035 potrebbe superare i 4.000 miliardi di dollari all’anno.

Sull’aumento della diffusione del sovrappeso e dell’obesità tra i bambini in età scolare e gli adolescenti è intervenuto anche il presidente di Unicef Italia  Nicola Graziano Unicef Italia (nella foto), osservando che l’obesità e la malnutrizione sono il risultato di ambienti che troppo spesso non proteggono i bambini, ma li espongono a rischi evitabili. Per invertire questa tendenza è fondamentale costruire ambienti alimentari più sani e accessibili, promuovere politiche pubbliche efficaci e investire in programmi di prevenzione e informazione”.

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