”banner
martedì 28 Ottobre 2025
”banner

Comparto sanità, firmato il nuovo contratto, per gli infermieri aumenti fino a 172 euro

banner

Roma, 28 ottobre – È stato siglato ieri presso nella sede dell’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, il nuovo e attesissimo Ccnl del comparto sanità per il triennio 2022-2024. L’accordo, che riguarda 581mila tra infermieri, ostetriche e personale amministrativo, prevede un aumento medio mensile lordo di 172 euro per 13 mensilità. E dal momento che alcuni aumenti del nuovo contratto decorrono da gennaio 2024, mentre altri partiranno nel 2025, molti dipendenti dovrebbero trovare le prime quote di arretrati già nella busta paga del prossimo mese di novembre.

Come già era accaduto in occasione della pre-intesa siglata a giugno, i sindacati sono giunti in ordine sparso alla firma: hanno detto sì Fials, Cisl, Nursind e Nursing Up e sono invece rimaste sull’Aventino Cgil e Uil,  confermando la loro contrarietà all’accordo.

I contenuti principali del nuovo contratto

Una delle novità più rilevanti riguarda la progressione di carriera, con l’ampliamento della platea dei dipendenti che possono accedere all’area di elevata qualificazione. Oltre al percorso con laurea magistrale e un incarico di funzione di almeno tre anni, viene introdotta la possibilità di accesso anche per il personale in possesso di laurea triennale, accompagnata da un incarico di almeno sette anni, o titoli di studio equipollenti con lo stesso periodo di esperienza.

Sul fronte dell’organizzazione del lavoro, viene concessa, in via sperimentale e su base volontaria, la possibilità di concentrare l’orario settimanale di 36 ore su quattro giorni. È stato inoltre riconosciuto il buono pasto per i dipendenti in lavoro agile, con priorità di accesso a questa forma di lavoro per chi si trova in situazioni di disabilità o deve assistere familiari disabili. Regolamentata, inoltre, la possibilità di cumulare lo straordinario per i dipendenti con incarichi specifici, fino a un valore di 5mila euro.

Previste nuove tutele per il personale sanitario aggredito

Il nuovo Ccnl si è occupato anche di un criticità più sofferte dai lavoratori del settore, quella delle aggressioni e degli atti di violenza di cui sono con frequenza fatti oggetto: al riguardo è stata introdotta una tutela specifica per il personale aggredito da terzi, che prevede il patrocinio legale dell’Azienda e, su richiesta, un supporto psicologico. Infine, il contratto aggiorna le indennità di specificità infermieristica, di tutela del malato e di pronto soccorso.

Il contratto definisce il nuovo profilo professionale dell’assistente infermiere ed estende le tutele relative a permessi, assenze, congedi e formazione. Come sottolineato dall’Aran, “particolare attenzione è stata riservata all’aumento dell’età media del personale”, con l’introduzione di politiche di age management per migliorare le condizioni di lavoro. Tra le altre novità, la possibilità di fruire delle ferie anche a ore e la concessione di limitati periodi di part-time in deroga per esigenze temporanee.

Sindacati divisi: sì di Cisl e Nursing Up, Cgil e Uil non firmano

Come già prima anticipato, Cgil e Uil non hanno firmato l’accordo e hanno abbandonato il tavolo. La segretaria generale di Uil Fpl, Rita Longobardi, ha motivato le ragioni della mancata sottoscrizione spiegando che il contratto non affronta in modo strutturale le criticità del comparto né recepisce le necessità rappresentate nel corso del negoziato con un aumento medio netto sul tabellare intorno ai 40 euro al mese, indennità ferme da troppi anni e nessun riconoscimento dell’indennità di esclusività e dell’adeguamento del valore economico del buono pasto.

La visione contrattuale, secondo la Uil, continua a basarsi su “meccanismi accessori e temporanei” come straordinari e prestazioni aggiuntive, invece che sul rafforzamento della retribuzione ordinaria.

Grande soddisfazione, invece, ha espresso il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo (nella foto), che definisce l’accordo “difficile e complicato, ma positivo,una “buona base di partenza” per il prossimo Ccnl 2025-2027.  Positivo anche il commento di Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, che ha definito la firma “una scelta coerente”, spinta dalla “conquista della progressione di carriera”, sia pure lanciando un avvertimento: questo contratto non è affatto risolutivo ma solo un punto di partenza. I veri giochi si faranno con il prossimo Ccnl.

banner
Articoli correlati

i più recenti

I più letti degli ultimi 7 giorni